La proposta di Wenger: "Mondiali ogni due anni e Nazionali solo a ottobre"
L'ex allenatore dell'Arsenal ha spiegato le novità che riguarderebbero il calendario degli eventi sportivi legati alle Nazionali di calcio.
A spiegare la rivoluzione a cui andrebbe incontro il calendario degli eventi sportivi che riguardano le Nazionali di calcio è stato lo storico ex allenatore dell'Arsenal, oggi responsabile dello sviluppo del calcio a livello globale per la Fifa, Arsene Wenger:
"Mondiali ed Europei ogni due anni e turni di qualificazione a ottobre per le Nazionali".
La proposta: "Mondiali ogni due anni"
Una proposta riportata dal quotidiano sportivo francese L'Equipe e proferita dall'ex allenatore dell'Arsenal, oggi responsabile Fifa dello sviluppo del calcio globale, Arsene Wenger:
"Mondiali ed Europei ogni due anni, con partenza già dal 2028. La gente vuole competizioni facili da capire e dove c'è una posta in palio alta. E gli stessi calciatori non vogliono giocare partite che non li stimolano. Bisogna avere il coraggio di dire che la bellezza e il prestigio di una competizione dipende soprattutto dalla qualità della competizione stessa".
Wenger, tuttavia, riguardo ad analogie con la Super Lega, prende le distanze:
"La Superlega partiva dal principio più negativo che possa esistere: non si basava sulla qualità sportiva, sui risultati, ma sul prestigio dei club. Anche le grandi squadre possono retrocedere e se si uccide questo, si uccide l'essenza stessa delle competizioni".
"Le Nazionali solo a ottobre"
In relazione a quanto dichiarato sui Mondiali ogni due anni, lo storico ex manager dei Gunners ha affermato che la Fifa sarebbe pronta a ridurre le finestre per le Nazionali durante la stagione da quattro a due:
"L’attuale calendario non è sostenibile. A settembre c’è già una prima pausa, a ottobre la seconda, a novembre la terza e a marzo la quarta finestra. A giugno l’ultima finestra e a luglio inizia la nuova stagione. Tutto questo è troppo. Si tratta di raggruppare le fasi di qualificazione alle competizioni internazionali per evitare viaggi e spostamenti continui. Agosto e settembre sarebbero per il calcio di club e ottobre per i turni di qualificazione. Da novembre fino alla fine della stagione di nuovo per il calcio di club
In questo modo sarebbe consentito ai calciatori di rimanere col proprio club per almeno sette mesi di fila. Sarebbero finestre da dedicare esclusivamente alle qualificazioni, eliminando quelle tensioni che esistono oggi. Ci sarebbero, per esempio, meno viaggi intercontinentali per i giocatori che dopo le fasi finali avrebbero 25 giorni di riposo".