Vance: "Lavoriamo per un incontro a tre, ma il patto non farà felice né Mosca né Kiev"

L’attenzione internazionale è rivolta al vertice di Ferragosto, l’incontro cruciale che si terrà in Alaska tra Stati Uniti e Russia, destinato a influenzare profondamente gli equilibri geopolitici globali. A sorpresa, emerge la possibilità che anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky potrebbe partecipare.

La notizia è stata rivelata alla CNN dall’ambasciatore americano alla NATO, Matthew Whitaker, che ha dichiarato: "Sì, senza dubbio penso che sia possibile".

L’apertura del vicepresidente Vance

Mentre la Casa Bianca lavora ai preparativi per il summit, il vicepresidente statunitense JD Vance ha aperto a un nuovo scenario. Intervistato da Fox News, ha spiegato che Washington sta valutando come organizzare l’agenda affinché Trump, Putin e Zelensky possano incontrarsi per discutere la fine del conflitto in Ucraina. Tuttavia, ha precisato che un faccia a faccia tra il leader russo e quello ucraino non avverrà prima del bilaterale Trump–Putin del 15 agosto 2025.

President Trump is close to securing the most significant diplomatic accomplishment in my lifetime, and he's doing it by focusing on peace and bringing an end to the conflict.

America is lucky to have this kind of bold leadership at such a pivotal moment in world history. pic.twitter.com/bzwCOZjnz0

— JD Vance (@JDVance) August 10, 2025

"Alla fine è il presidente americano che deve riunire queste due parti" ha sottolineato Vance, ribadendo che l’obiettivo è il dialogo: "Naturalmente condanniamo l’invasione, ma serve la pace. L’unico modo per ottenerla è parlare. Gli americani vogliono fermare le uccisioni, ma sono stanchi di inviare le loro tasse a finanziare il conflitto. L’accordo, però, non renderà felici né la Russia né l’Ucraina".

Secondo NBC News, funzionari europei e ucraini hanno già presentato al vicepresidente una bozza di piano per la pace, che sarà esaminata da Donald Trump prima dell’incontro con Vladimir Putin.

Pressioni europee e nuove ipotesi di sanzioni

Il Financial Times riferisce che i leader europei stanno spingendo Washington a inasprire la pressione economica su Mosca in vista del vertice. Durante un incontro nel Regno Unito, consiglieri europei e ucraini avrebbero chiesto di rafforzare le minacce di sanzioni.

Nel frattempo, Trump sta valutando misure punitive anche contro la Cina per l’acquisto di petrolio russo. Vance ha confermato che non è stata ancora presa una decisione, mentre nei giorni scorsi la Casa Bianca ha già annunciato un aumento dei dazi al 50% sull’India per la stessa ragione.

La posizione di Zelensky

Nel suo discorso serale, ripreso dall’Ukrainska Pravda, Zelensky ha avvertito che la Russia tenta di "ingannare l’America", ma che Kiev non lo permetterà:

"Comprendiamo le minacce e i nostri alleati le comprendono altrettanto chiaramente. Non c’è stato alcun passo reale da parte di Mosca verso la pace: nessuna azione sul terreno o nei cieli che possa salvare vite. Per questo servono sanzioni, pressione e la forza congiunta di Stati Uniti, Europa e di tutti i Paesi che vogliono stabilità nelle relazioni internazionali".

Right now in Zaporizhzhia, our first responders, medics, police officers are working to help after a strike by Russian bombs. Air-dropped bombs on the city, on residential buildings, on the bus station, on one of the clinics. Unfortunately, there are casualties.

Today, along the… pic.twitter.com/y0w6APBZkH

— Volodymyr Zelenskyy / Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) August 10, 2025

La situazione sul campo

La guerra continua a colpire duramente l’Ucraina. Il 10 agosto 2025, almeno sei persone sono morte nelle regioni orientali di Donetsk, Zaporizhzhia e Kherson. Secondo le autorità locali, l’offensiva russa si concentra soprattutto nell’est, dove le forze di Mosca hanno incrementato i progressi approfittando delle difficoltà ucraine.

Un raid a Zaporizhzhia ha causato circa venti feriti quando un ordigno ha colpito una stazione degli autobus gremita. I soccorsi sono ancora in corso.