LE REAZIONI

Italia condanna il piano israeliano su Gaza: firmata dichiarazione congiunta e inviati aiuti umanitari

Il documento firmato dal ministro Tajani ribadisce la necessità di un cessate il fuoco immediato e una soluzione negoziata a due Stati

Italia condanna il piano israeliano su Gaza: firmata dichiarazione congiunta e inviati aiuti umanitari
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L’Italia si posiziona apertamente contro la decisione del governo israeliano di prendere il controllo di Gaza City, l'’operazione militare su larga scala approvata l’8 agosto dal Gabinetto di Sicurezza di Benjamin Netanyahu.

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha firmato, insieme ai suoi omologhi di Regno Unito, Germania, Australia e Nuova Zelanda, una dichiarazione congiunta che respinge “con forza” il piano, avvertendo che aggraverebbe “la catastrofica situazione umanitaria”, metterebbe a rischio la vita degli ostaggi e aumenterebbe “il rischio di un esodo di massa” dei civili.

Condanna politica ed impegno umanitario

Il documento ribadisce la necessità di un cessate il fuoco immediato e permanente che consenta la fornitura di assistenza umanitaria “massiccia, immediata e senza ostacoli”. La dichiarazione riafferma inoltre il sostegno a una soluzione negoziata a due Stati come “unico modo” per garantire pace, sicurezza e dignità a israeliani e palestinesi.

Antonio Tajani

Parallelamente alla condanna politica, Roma ha intensificato il suo impegno umanitario. Il primo carico di aiuti aviotrasportati dall’Italia è stato lanciato sulla Striscia da un C130 dell’Aeronautica Militare nell’ambito della missione Solidarity Path 2, coordinata con la Giordania e alla quale partecipa anche la Difesa italiana. Nei prossimi giorni, e per una settimana, seguiranno ulteriori aviolanci per un totale di 100 tonnellate di derrate alimentari, con partenza dalla base di Amman.

Le reazioni internazionali al piano di Israele

La posizione italiana si inserisce in un fronte internazionale in rapido irrigidimento verso Israele. La Germania – alleato storico dello Stato ebraico – ha annunciato la sospensione delle esportazioni di armi utilizzabili a Gaza. L’Unione Europea, per voce di Ursula von der Leyen e Antonio Costa, ha chiesto a Netanyahu di “riconsiderare” il piano, avvertendo di possibili conseguenze nei rapporti con Bruxelles.

Condanne sono arrivate anche da Regno Unito, Belgio, Spagna, Turchia, Cina, Arabia Saudita, Egitto e Svizzera. Molti governi hanno avvertito che l’operazione israeliana, oltre a violare il diritto internazionale umanitario, potrebbe rendere irraggiungibile la prospettiva di una pace negoziata.

Per Tajani e i firmatari della dichiarazione, il percorso resta uno solo: fermare subito le ostilità, garantire l’accesso umanitario e riprendere i negoziati per una soluzione politica che escluda Hamas da qualsiasi ruolo di governo a Gaza, ma preservi il diritto dei palestinesi a uno Stato sovrano.