INCONTRO POSTICIPATO

La riunione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU sul piano israeliano per Gaza rinviata a domenica

Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, lancia un monito a Israele: rischio di "una pericolosa escalation"

La riunione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU sul piano israeliano per Gaza rinviata a domenica
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La riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, inizialmente prevista nel pomeriggio (sera in Italia) di sabato 9 agosto, si terrà domenica 10 agosto alle ore 10 di New York (16 italiane). L’incontro è stato posticipato senza una motivazione ufficiale dal Palazzo di Vetro, ma arriva in un momento di forte tensione internazionale dopo l’annuncio del governo israeliano di voler prendere il controllo di Gaza City per “sconfiggere” Hamas.

Guterres: "Rischio pericolosa escalation"

Il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha lanciato un severo monito a Israele: il piano rischia di provocare “una pericolosa escalation” e di “peggiorare le conseguenze già catastrofiche” per milioni di palestinesi. L’ONU avverte del pericolo di spostamenti forzati, uccisioni di massa e ulteriore distruzione in un contesto in cui oltre due milioni di abitanti della Striscia, secondo le stime dell’Organizzazione, sono già sull’orlo della carestia dopo quasi due anni di guerra.

Secondo il piano approvato dal gabinetto di sicurezza israeliano, le forze dell’IDF si preparano a entrare nella città più grande del territorio palestinese, già in gran parte devastata, mantenendo al contempo la distribuzione di aiuti umanitari “fuori dalle zone di combattimento”.

Il segretario generale Onu Antonio Guterres

Oltre al disarmo di Hamas e al rilascio di tutti gli ostaggi, Israele prevede di smilitarizzare Gaza e porla sotto un’amministrazione civile “né legata ad Hamas né all’Autorità Nazionale Palestinese”.

Ma la tempistica e gli obiettivi dell’operazione hanno suscitato condanne unanimi da parte di istituzioni e governi di tutto il mondo. L’Alto Commissario ONU per i diritti umani, Volker Turk, ha dichiarato che il piano “contraddice” la sentenza della Corte Internazionale di Giustizia che impone la fine dell’occupazione e il rispetto della soluzione a due Stati.

Ancora vittime nella Striscia

Sul terreno, la situazione resta drammatica. Fonti mediche locali riportano che nelle ultime almeno quattordici palestinesi sono stati uccisi e oltre trenta feriti in attacchi dell’IDF nella Striscia, inclusi otto civili in attesa di aiuti umanitari. La portavoce ONU Stephanie Tremblay ha descritto un quadro in cui anche azioni quotidiane come procurarsi acqua o cibo “sono diventate estremamente difficili”, con un sistema sanitario al collasso e infrastrutture critiche distrutte.

Il rinvio della riunione del Consiglio di Sicurezza potrebbe offrire più tempo per manovre diplomatiche, ma rischia anche di far proseguire senza freni l’offensiva israeliana nelle prossime ore. Le discussioni di domenica si annunciano tese, con diversi membri del Consiglio già schierati per chiedere un cessate il fuoco immediato e una protezione rafforzata per la popolazione civile di Gaza.