Accoltella la moglie al volto e sul corpo, poi scappa portando via i figli
E' successo a Seregno. A Sesto San Giovanni un 40enne ha aggredito due minorenni in ascensore, costringendole a subire violenza

Ancora due agghiaccianti episodi di violenza sulle donne a distanza di poche ore in Lombardia. A Seregno, in provincia di Monza e Brianza, un nordafricano ha ferito in casa la moglie a coltellate, poi è scappato portando con sé i figli. E' stato arrestato poche ore dopo nel Lecchese.
A Sesto San Giovanni (Milano), invece, un 40enne ha aggredito due minorenni in ascensore, costringendole ad entrare in casa e ha abusato di loro.
Accoltella la moglie e scappa coi figli
Non siamo di fronte all'ennesimo femminicidio solo per un caso. Come racconta Prima Monza, mercoledì 6 agosto, intorno alle 5.30, in una casa di corte in centro Seregno, in provincia di Monza e Brianza, un 38enne marocchino ha accoltellato più volte la moglie al culmine di un diverbio in casa.
Per sfuggire alla violenza, la donna - che era stata ferita al volto e in varie parti del corpo - è corsa fuori casa, è salita sulle scale della corte e si è rifugiata nell’appartamento di una vicina, al primo piano, proprio mentre i residenti stavano per uscire di casa.
Il marito violento, però, non ha desistito. L’ha inseguita e rincorsa, quindi ha rotto il vetro della porta dell’alloggio dove si trovava la consorte nel tentativo di raggiungerla. Rimasto ferito, ha desistito ed è scappato portandosi con sé i due figli.
E' stato rintracciato e arrestato dai Carabinieri di Seregno qualche ora più tardi, nel pomeriggio: si trovava presso alcuni parenti, in provincia di Como. Il marocchino risulta non occupato, incensurato e regolare sul territorio italiano. E' accusato di lesioni permanenti e maltrattamenti. La vittima, una connazionale di 37 anni, ha riportato diverse ferite da taglio, per fortuna soltanto superficiali.
Incubo per due minorenni a Sesto San Giovanni
A poche decine di chilometri di distanza, a Sesto San Giovanni, in provincia di Milano, due minorenni hanno vissuto un vero e proprio incubo.
Come racconta Prima La Martesana, le due ragazzine, di 15 e 16 anni, stavano rientrando a casa in assenza temporanea dei genitori, quando sono state raggiunte nell'ascensore condominiale da uno sconosciuto - un 40enne italiano - che, dopo aver atteso che aprissero la porta dell'appartamento, le ha minacciate con un cacciavite bloccandole all'interno dell'abitazione.
Continuando a minacciarle, le ha obbligate a subire ripetutamente atti sessuali e ad assumere alcolici. In seguito, temendo che potessero rincasare i familiari, si è allontanato dopo essersi impossessato dei loro cellulari e di alcuni oggetti preziosi.
Quando finalmente le ragazze sono riuscite a dare l'allarme, i Carabinieri hanno avviato le ricerche, trovando l'aggressore ancora in strada, con addosso il cacciavite e i due cellulari. E' stato arrestato.