FARNESINA

Venti camion di aiuti in partenza dall'Italia per Gaza

Un nuovo convoglio di aiuti alimentari del programma "Food for Gaza" è in partenza dalla Giordania per la Striscia

Venti camion di aiuti in partenza dall'Italia per Gaza
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È in partenza in queste ore dalla Giordania un nuovo convoglio umanitario diretto verso la Striscia di Gaza, nell’ambito del programma “Food for Gaza”.

A darne notizia è la Farnesina, che ha confermato il coinvolgimento dell’Italia nell’operazione. Il convoglio è composto da 20 camion del Programma Alimentare Mondiale (PAM), carichi di oltre 350 tonnellate di farina, acquistata grazie a fondi messi a disposizione dal Governo italiano.

Previsto secondo carico e nuovi lanci aerei

L’iniziativa si inserisce all’interno dello stanziamento straordinario deciso la scorsa settimana nel corso di una riunione alla Farnesina, presieduta dal Ministro degli Esteri Antonio Tajani. L’obiettivo è sostenere concretamente la popolazione civile palestinese colpita dalla gravissima crisi umanitaria in corso.

Il convoglio è atteso domani - venerdì 8 agosto - al confine con la Cisgiordania, da dove proseguirà verso il nord della Striscia di Gaza, attraversando la frontiera israeliana. La Farnesina ha inoltre annunciato che un secondo invio di aiuti alimentari è previsto per l’inizio della prossima settimana, sempre con partenza dalla Giordania.

Venti camion di aiuti in partenza dall'Italia per Gaza
Il carico di aiuti umanitari diretto a Gaza

Oltre agli aiuti via terra, sono in fase avanzata anche i preparativi per nuovi lanci aerei di generi di prima necessità. In coordinamento con il Ministero della Difesa, un ulteriore carico di 100 tonnellate di aiuti umanitari è in arrivo all’aeroporto di Fiumicino, da dove sarà trasferito in Giordania per essere lanciato su Gaza. Le autorità giordane, in accordo con il governo israeliano, hanno individuato corridoi aerei e aree sicure per consentire la riuscita dell’operazione.

Sul piano politico, il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha ribadito la posizione del governo italiano, dichiarando che “l’Italia è contraria ad ogni insediamento israeliano in Cisgiordania perché minerebbe le basi del progetto due popoli due Stati, unica soluzione possibile per costruire una pace stabile in Medio Oriente”.

Le ultime sul conflitto

Intanto, a Gaza, si è registrata l’ennesima tragedia: almeno venti civili sono morti dopo il ribaltamento di un camion carico di aiuti, preso d’assalto dalla folla affamata.

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Benjamin Netanyahu

Il dibattito si accende anche sul fronte interno israeliano, dove il premier Netanyahu intende portare giovedì al voto del governo la proposta di un’occupazione diretta della Striscia, incontrando però forti resistenze, sia da parte dell’esercito sia della comunità internazionale. L’Unione Europea ha già respinto il piano, mentre le Nazioni Unite avvertono: “Le conseguenze sarebbero catastrofiche”.