Apple investirà 100 miliardi negli Usa
Trump: "È un passo significativo verso l'obiettivo finale di assicurare che gli iPhone venduti in America siano costruiti in America"

Per evitare gli impatti negativi dei dazi imposti sulle importazioni tecnologiche, Apple ha deciso di rafforzare la propria presenza produttiva sul suolo americano. Il colosso di Cupertino ha annunciato un’espansione del suo piano di investimenti, portandolo da 500 a 600 miliardi di dollari.
Questa strategia mira a rilocalizzare una parte significativa della catena di approvvigionamento negli Stati Uniti e a sostenere l’industria manifatturiera nazionale.
Evitare rincari su iPhone e Mac
La mossa di Apple arriva in risposta alla minaccia del presidente Donald Trump di applicare dazi del 100% su chip e semiconduttori provenienti dall’estero. Una misura che, se attuata, rischierebbe di far lievitare i costi di produzione e quindi i prezzi di dispositivi iconici come iPhone e Mac, attualmente realizzati per lo più in Cina e India. La strategia dell’azienda, dunque, è chiara: riportare parte della produzione in patria per preservare competitività e prezzi.
Secondo fonti riportate da Bloomberg, l’annuncio ha avuto un impatto immediato anche sui mercati finanziari: le azioni Apple hanno registrato un balzo di oltre il 5% a Wall Street, riflettendo la fiducia degli investitori nella nuova direzione intrapresa.
Trump: “Chi produce in America non sarà colpito dai dazi”
L’annuncio ufficiale è arrivato direttamente dalla Casa Bianca, nel corso di un evento serale in cui il presidente Trump ha fatto dichiarazioni congiunte con Tim Cook, CEO di Apple.
“È il più grande investimento mai realizzato da Apple negli Stati Uniti e nel mondo intero”, ha dichiarato Trump. Ha poi ribadito con fermezza la propria linea protezionista: “Se le aziende producono all’estero, scatteranno dazi del 100% su chip e semiconduttori. Ma chi costruisce in America sarà esentato”.
Il presidente ha anche enfatizzato il cambiamento economico in atto:
“Un anno fa eravamo un Paese morto, oggi siamo la nazione economicamente più dinamica del pianeta”. E ha definito questo investimento come un passo fondamentale per raggiungere un obiettivo chiave: fare in modo che gli iPhone venduti negli Stati Uniti siano anche prodotti interamente sul territorio nazionale.
Dettagli del piano da 600 miliardi
Apple aveva già annunciato un piano da 500 miliardi di dollari nei prossimi quattro anni, comprendente progetti come uno stabilimento per la produzione di server a Houston, l’apertura di un’accademia per fornitori in Michigan e ulteriori investimenti con partner e fornitori americani. L’aggiunta di ulteriori 100 miliardi porta il totale dell’impegno finanziario a 600 miliardi di dollari, rendendolo il più ambizioso nella storia dell’azienda in territorio statunitense.
Casa Bianca: “Una vittoria per l’economia e la sicurezza nazionale”
Ancor prima dell’annuncio ufficiale, la Casa Bianca ha celebrato il risultato con una nota in cui sottolinea il successo della politica economica “America First”.
“Il programma del presidente Trump ha attratto migliaia di miliardi di dollari a supporto dell’occupazione e delle imprese americane”, si legge nel comunicato. L’ampliamento degli investimenti da parte di Apple, prosegue il testo, “non solo rafforza la manifattura statunitense, ma rappresenta un contributo cruciale per riportare in patria la produzione di componenti fondamentali, a protezione dell’economia e della sicurezza nazionale”.