"eventi apocalittici"

Mattarella sull’anniversario di Hiroshima e Nagasaki: “L’uso del nucleare è un crimine contro l’umanità”

Nel giorno delle commemorazioni in Giappone, il Presidente della Repubblica richiama la memoria storica e ribadisce l’impegno dell’Italia per un mondo libero da armi atomiche

Mattarella sull’anniversario di Hiroshima e Nagasaki: “L’uso del nucleare è un crimine contro l’umanità”
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Nel giorno in cui il Giappone ricorda l’80° anniversario del bombardamento atomico di Hiroshima e, tre giorni dopo, quello di Nagasaki, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha diffuso un messaggio solenne, che lega la memoria di quella tragedia alla drammatica attualità delle tensioni internazionali.

Mattarella ricorda i bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki

Il Capo dello Stato ha definito le esplosioni del 6 e 9 agosto 1945 “eventi apocalittici” che, in un istante, disintegrarono interi quartieri e seminarono morte e distruzione in misura mai vista prima. Decine di migliaia di vittime, perlopiù civili, pagarono un tributo altissimo, mentre i sopravvissuti – gli hibakusha – hanno sofferto per decenni gli effetti fisici e psicologici delle radiazioni.

Mattarella sull’anniversario di Hiroshima e Nagasaki: “L’uso del nucleare è un crimine contro l’umanità”
Atomica su Hiroshima

Il monito della storia

Mattarella ha sottolineato che Hiroshima e Nagasaki restano “moniti eterni” di una memoria universale:

“L’annientamento dell’umanità è la prospettiva che l’uso del nucleare ha posto davanti a tutti noi. Quei tragici avvenimenti rimangono un monito che non può essere dimenticato.”

Il Presidente ha avvertito che, nell’attuale scenario globale caratterizzato da guerre e crescenti tensioni, anche la sola minaccia di introdurre armi nucleari in un conflitto rappresenta “un crimine contro l’umanità”.

Un impegno da non abbandonare

Riferendosi al sistema internazionale di controllo sul nucleare, Mattarella ha richiamato l’importanza di preservare la struttura del disarmo e della non proliferazione, “tra i cardini del sistema multilaterale faticosamente costruito nel secondo dopoguerra”.

“Non può essere abbandonata – ha avvertito – a rischio di accelerare un clima di scontro.”

A cinquant’anni dalla ratifica del Trattato di Non Proliferazione, il Capo dello Stato ha riaffermato l’obiettivo dell’Italia di lavorare per un mondo libero dalle armi nucleari, “valorizzando pienamente gli organismi internazionali predisposti a questo scopo”.

“Nessuna guerra nucleare può essere vinta”

Con parole nette, Mattarella ha ribadito un principio fondamentale della sicurezza globale:

“Nessuna guerra nucleare può essere combattuta o vinta, a meno di mettere a rischio la stessa esistenza della vita sul pianeta.”

Per il Presidente, Hiroshima e Nagasaki non sono soltanto tra le pagine più dolorose della storia del Novecento, né unicamente una ferita aperta per il popolo giapponese. Sono anche “esempio di resilienza” e dimostrazione di ciò che può essere ricostruito grazie alla pace.

Un messaggio che si unisce alle celebrazioni di Hiroshima

Le parole del Capo dello Stato giungono mentre, a Hiroshima, migliaia di persone – funzionari, studenti, sopravvissuti e delegazioni da oltre 100 Paesi – hanno osservato un minuto di silenzio sotto la Cupola della Bomba Atomica.

Mattarella sull’anniversario di Hiroshima e Nagasaki: “L’uso del nucleare è un crimine contro l’umanità”
Commemorazione Hiroshima

Quest’anno, la commemorazione è stata aperta a tutte le delegazioni senza esclusioni, con la partecipazione, per la prima volta, sia di rappresentanti israeliani che palestinesi.

In questo contesto, l’appello di Mattarella si inserisce come richiamo a una memoria condivisa e come invito a rafforzare la cooperazione internazionale per impedire che l’orrore di 80 anni fa possa ripetersi.