Inail, nel primi sei mesi del 2025 495 denunce per morti sul lavoro
Dato in aumento rispetto al 2024, trainato dagli incidenti in itinere

Nei primi sei mesi del 2025, all’Inail sono state presentate 495 denunce per morti sul lavoro, un dato in crescita rispetto alle 462 dello stesso periodo del 2024.
Secondo quanto emerge dalle elaborazioni dell’Istituto, l’aumento – esclusi i casi riguardanti studenti – è trainato in particolare dagli incidenti in itinere, ovvero quelli avvenuti nel tragitto casa-lavoro, passati da 104 a 137 in un solo anno.
Lieve calo delle denunce totali
Nel primo semestre del 2025 le denunce di incidenti sul lavoro, escludendo il settore scolastico, sono state 204.364, in lieve calo dello 0,6% rispetto allo stesso periodo del 2024. Il dato, diffuso dall’Inail, conferma un trend discendente rispetto ai livelli pre-pandemia: rispetto al 2019 si registra una contrazione del 10%.
L’incidenza degli infortuni denunciati è scesa a 840 casi ogni 100mila occupati (dati Istat di giugno), con una riduzione del 13,9% rispetto al 2019. La diminuzione, però, riguarda soltanto la componente maschile (-1,8%), mentre quella femminile cresce (+2,0%). A livello di età, calano gli incidenti tra i 15-59enni, aumentano per gli over 59.

Il calo è trainato dal comparto manifatturiero (-5,5%), dai servizi di supporto alle imprese (-5,1%) e dal trasporto e magazzinaggio (-4%). In controtendenza, la sanità (+1,1%), il commercio (+0,3%) e le costruzioni (+0,1%).
Geograficamente, il segno meno prevale nel Nord-Ovest (-3,3%), Sud (-0,8%) e Isole (-0,7%), mentre cresce il Centro (+2,1%). Forti cali in Liguria (-5%), Campania (-4,2%) e Lombardia (-3,4%); netto aumento in Lazio (+11,7%) e provincia di Bolzano (+8,6%).
Sale l'incidenza degli incidenti in itinere
Gli incidenti avvenuti nel tragitto casa-lavoro sono stati 45.185, sostanzialmente stabili rispetto al 2024. L’incidenza sul totale infortuni è salita al 18,1%.
A livello territoriale, crescono nel Sud (+2,9%) e nelle Isole (+2%), calano al Centro (-3,5%). I casi mortali in itinere, però, balzano a 138 (+32,7%), soprattutto nella gestione Industria e servizi. Gli aumenti più forti si registrano nel Nord-Est e al Centro.
Aumentano denunce studenti
Aumentano gli infortuni denunciati dagli studenti, una categoria tutelata dall’Inail dal 2023 e che comprende alunni di scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado. In controtendenza, risultano in diminuzione gli infortuni legati ai percorsi scuola-lavoro.

Delle oltre 49 mila denunce totali di infortunio presentate da studenti, 1.152 hanno riguardato giovani coinvolti nei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (Pcto), in calo del 13% rispetto al 2024.
Dura reazione dei sindacati
Sul tema, la UIL ha commentato con parole dure:
“495 denunce di morti sul lavoro nei primi sei mesi del 2025. Un numero che fa male, che cresce rispetto allo stesso periodo del 2024 e che non può lasciarci indifferenti. L’aumento è spinto soprattutto dagli incidenti in itinere. Un tragitto che dovrebbe essere sicuro, invece continua a essere un rischio. Ogni morte sul lavoro è una ferita per l’intero Paese. ZERO MORTI SUL LAVORO non è uno slogan: è un dovere morale, civile, sindacale”.
Dello stesso avviso la UILM Nazionale, che ribadisce:
“Una situazione intollerabile. Vogliamo Zero Morti sul lavoro!”.