Commemorazione e polemiche

Strage Bologna, presidente associazione vittime a Meloni: "Non riscriva la storia". Fischi a La Russa

Lepore: "Il Governo non insabbi la verità". La ministra Bernini: "Respingo qualsiasi collegamento con l'attualità"

Strage Bologna, presidente associazione vittime a Meloni: "Non riscriva la storia". Fischi a La Russa
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Oggi sappiamo chi è stato e ne abbiamo anche le prove. La strage del 2 agosto 1980, già ideata nel febbraio 1979, fu concepita e finanziata dai vertici della famigerata loggia massonica P2, protetta dai vertici dei Servizi Segreti italiani iscritti alla stessa loggia P2, eseguita da terroristi fascisti. Contiguità che sembrano ancora oggi salde e inconfessabili, se pensiamo che fino a ieri le inchieste sulla strage del 2 agosto sono state ostacolate in ogni modo con depistaggi e intossicazioni che, seppur smascherate e smontate in sede processuale, hanno portato a ritardi di anni e anni nell’accertamento dei fatti”.

Lo ha detto il presidente dell’associazione delle vittime della strage del 2 agosto 1980, Paolo Bolognesi, dal palco della stazione di Bologna, nel corso della cerimonia per il 45° anniversario della strage, nella quale 85 persone sono morte e 200 sono rimaste ferite.

Strage Bologna, Bolognesi: "Meloni non riscriva la storia"

Bolognesi - come riporta E' Tv, televisione del gruppo Netweek - ci è andato giù duro.

“E se ci sono voluti così tanti anni perché si arrivasse a svelare il quadro completo di chi ha voluto ed eseguito la strage del 2 agosto 1980, è perché tutti, a parole, affermano di volere la verità, ma nei fatti sono moltissimi coloro che, pur avendone la possibilità, hanno fatto e fanno qualunque cosa per nasconderla, ritardarla e dissimularla”.

Poi, le parole rivolte direttamente a Meloni:

"Alla presidente del Consiglio, che ci ha accusato di volerla esporre a ritorsioni, nel ricordare il passato da cui proviene, come quello da cui provengono gli esecutori delle stragi, vogliamo dire che una cosa è il rispetto per le Istituzioni, un'altra cosa è l'accettazione di riscritture interessate della storia, cosa che non siamo in alcun modo disposti a far passare".

"Presidente Meloni, condannare la strage di Bologna senza riconoscerne e condannarne la matrice fascista è come condannare il frutto di una pianta velenosa, continuando ad annaffiarne le radici".

Fischiato La Russa e contestata Bernini

In rappresentanza del Governo c'erano il presidente del Senato Ignazio La Russa, che è stato accolto tra i fischi, e la ministra dell’Università, Anna Maria Bernini.

“Sono rimasta su questo palco dall’inizio alla fine proprio il profondo rispetto che a titolo personale e come rappresentante del Governo nutro nei confronti dei familiari delle vittime -ha spiegato - Devo però dire che non sono d’accordo né a titolo personale né come rappresentante del governo con qualunque riferimento fatto dal presidente Bolognesi all’attualità o all’attuale governo. Qualunque collegamento con l’orrore della strage e l’attualità o l’attuale governo  lo respingo senza se e senza ma”.

“Se altri processi ci dovranno essere, ci saranno e anch’io ringrazio i magistrati che ci hanno portato alla sentenza definitiva. E farò in modo che quello che è dovuto ai parenti delle vittime sia loro corrisposto a titolo di infinitesimo segno della vicinanza che che lo Stato, il governo, tutto il Paese ha nei confronti del loro dolore, che è un dolore ed è una memoria che deve essere per tutti scolpita nella pietra per impedire che una cosa del genere accada ancora”.

Lepore: "Il Governo non insabbi la verità"

Affondi contro il Governo anche dal sindaco di Bologna, Matteo Lepore, dal palco di piazza Medaglie d’Oro:

“Ci batteremo a ogni livello affinché siano pienamente pubblicate le sentenze sulla strage, così come prevede la legge italiana e come invece impedirebbero il decreto del governo e la circolare dell’archivio di Stato. Tutti devono potervi accedere alle sentenze. Il governo non osi insabbiare questa verità”.

Schlein: "Leggete le sentenze"

Sulla vicenda è intervenuta anche la segretaria del Pd Elly Schlein, presente all’evento:

"Sono passati 45 anni e quello che dicono i familiari delle vittime è dentro alle sentenze, di cui appunto bisogna assicurare la pubblicazione, per cui invito tutti a leggere quelle sentenze, anche chi governa".

"L’associazione dei familiari delle vittime della strage del 2 agosto 1980, insieme alla procura generale di Bologna, va ringraziata perché senza il suo impegno, con tutti i tentativi di depistaggio e le coperture politiche che questi hanno avuto negli anni e che ci portano ancora all’oggi, e senza il loro lavoro noi non saremmo arrivati, pur con ritardo, a questa verità".

Le parole di Meloni

La premier in una nota ha ricordato l'accaduto:

"Il 2 agosto di 45 anni fa il popolo italiano ha vissuto una delle pagine più buie della sua storia. Il terrorismo ha colpito con tutta la sua ferocia la città di Bologna, con un attentato che ha disintegrato la stazione, uccidendo 85 persone e ferendone oltre duecento".

"Oggi ci stringiamo ai familiari delle vittime e a tutti i bolognesi, e ci uniamo al loro dolore e alla loro richiesta di giustizia. Il Governo continuerà a fare la sua parte in questo percorso per arrivare alla piena verità sulle stragi che hanno sconvolto la Nazione nel secondo Dopoguerra, a partire dall’impegno portato avanti insieme alle altre Amministrazioni competenti per il versamento degli atti declassificati all’Archivio centrale dello Stato, in un clima di collaborazione con le associazioni dei famigliari delle vittime".