Iveco venduta all'indiana Tata Motors, i mezzi militari vanno a Leonardo
Doppia operazione da 5,5 miliardi di euro per Exor

Mercoledì 30 luglio 2025 è stato annunciato un passaggio strategico che segna una svolta per uno dei principali protagonisti dell’industria automobilistica italiana: Iveco Group sarà acquisita dal gigante indiano Tata Motors, tramite un’operazione del valore complessivo di 3,8 miliardi di euro.
A vendere è Exor, la holding della famiglia Elkann, che detiene attualmente circa il 27% del capitale e oltre il 43% dei diritti di voto del gruppo.
Iveco venduta all'indiana Tata Motors
L’accordo prevede la nascita di un gruppo globale nel settore dei veicoli commerciali, con una presenza strategica in due mercati chiave: Europa e India. L’operazione è strutturata attraverso un’offerta pubblica d’acquisto (OPA) volontaria, promossa da una nuova società a responsabilità limitata di diritto olandese, interamente controllata da Tata Motors.
L’obiettivo dell’acquisizione è ambizioso: unire forze e competenze per contrastare la crescente concorrenza cinese nel settore dei veicoli commerciali e creare una realtà industriale in grado di competere su scala mondiale.
Natarajan Chandrasekaran, presidente di Tata Motors, ha dichiarato:
“Questo è un passo logico successivo alla scissione del business dei veicoli commerciali di Tata Motors e permetterà al nuovo gruppo di competere su una base veramente globale. Le attività complementari e la maggiore portata rafforzeranno la nostra capacità di investire con audacia”.
Anche Suzanne Heywood, presidente di Iveco Group, ha evidenziato la portata strategica dell’operazione:
“Siamo orgogliosi di annunciare questa unione strategica, che unisce due aziende con una visione comune sulla mobilità sostenibile. Le prospettive del nuovo gruppo sono molto positive anche in termini di sicurezza dell’occupazione e di rafforzamento dell’impronta industriale di Iveco”.
Nessuna chiusura, sede confermata in Italia
Una delle rassicurazioni fondamentali riguarda la continuità industriale e l’occupazione: nessuno degli stabilimenti di Iveco sarà chiuso, né saranno previsti tagli alla forza lavoro. Anzi, il gruppo ha annunciato l’intenzione di promuovere percorsi di formazione e crescita professionale per i dipendenti. Inoltre, la sede centrale di Iveco rimarrà a Torino, confermando il legame con l’Italia.
Il governo italiano, pur favorevole all’ingresso di investimenti esteri di qualità, ha dichiarato tramite fonti ufficiali che vigilerà sull’evoluzione dell’operazione, al fine di tutelare l’occupazione, gli asset strategici e l’intera filiera produttiva nazionale.
“Il progetto rappresenta un riconoscimento del valore delle tecnologie italiane”, affermano fonti dell’esecutivo. “Il governo resta disponibile a collaborare con tutti i soggetti coinvolti, per favorire un esito utile al Paese”.
La difesa resta italiana con Leonardo
L’OPA di Tata riguarda esclusivamente la divisione dei veicoli commerciali. Restano escluse dalla cessione le attività legate alla difesa, che sono state oggetto di un’operazione separata. Infatti, Leonardo – il gruppo italiano attivo nel settore dell’aerospazio e della difesa – ha firmato un accordo per l’acquisto del ramo “Defence” di Iveco, che comprende i marchi IDV (Iveco Defence Vehicles) e Astra, per una cifra pari a 1,7 miliardi di euro.
Questa mossa, secondo quanto dichiarato dalla stessa Iveco Group, punta a creare un campione nazionale della difesa terrestre in Europa. L’integrazione con Leonardo consentirà a IDV e Astra di inserirsi in una realtà industriale più grande, con maggiori risorse per innovare, competere a livello globale e affrontare le nuove sfide del comparto militare, anche in vista delle commesse pubbliche per il riarmo.
“Questa operazione permetterà ai dipendenti delle divisioni coinvolte di far parte di un’azienda più forte, meglio posizionata per investire e competere in un settore strategico”, si legge nella nota di Iveco.
Dividendi straordinari per gli azionisti
Exor, in qualità di azionista principale, ha già manifestato il proprio pieno sostegno all’operazione, impegnandosi irrevocabilmente ad aderire all’OPA. Il consiglio di amministrazione di Iveco ha raccomandato unanime adesione da parte degli altri azionisti.
Per loro, è previsto un dividendo straordinario stimato tra 5,5 e 6 euro per azione, che sarà erogato una volta completata la separazione del ramo militare e chiusa la transazione con Tata. Il valore preciso del dividendo sarà soggetto ad alcuni aggiustamenti legati alla vendita delle attività difensive.
La nascita di un polo indo-europeo con Tata da un lato e la creazione di un campione nazionale della difesa con Leonardo dall’altro delineano un riassetto profondo del settore automotive e militare italiano.