Botta e risposta

Netanyahu: "Nessuna carestia a Gaza". Ma Trump lo smentisce: "Quei bambini mi sembrano affamati"

Il presidente USA accusa Hamas ma contraddice Israele, mentre promette centri di distribuzione alimentare senza barriere

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Netanyahu: "Nessuna carestia a Gaza". Ma Trump lo smentisce: "Quei bambini mi sembrano affamati"
Trump-Starmer

Un inatteso scossone nella geopolitica mediorientale arriva dalle parole di Donald Trump. Il presidente americano, da sempre vicino a Israele, ha apertamente contraddetto il premier Benjamin Netanyahu, che aveva affermato sui social:

“A Gaza non c’è fame, non c’è una politica di fame, stiamo semplicemente perseguendo i nostri obiettivi militari”.

Netanyahu aveva inoltre accusato Hamas di ostacolare l’arrivo degli aiuti:

“Se non avessimo permesso l’ingresso degli aiuti, a Gaza non ci sarebbe più nessuno. Abbiamo fatto arrivare quasi 2 milioni di tonnellate di cibo, ma Hamas ruba tutto e poi accusa noi”.

Secondo il premier israeliano, attualmente centinaia di camion sarebbero in attesa di attraversare il valico di Kerem Shalom per consegnare altri aiuti.

Netanyahu: "Nessuna carestia a Gaza". Ma Trump lo smentisce: "Quei bambini mi sembrano affamati"
Minori affamati a Gaza

Ma Trump, parlando con i giornalisti in Scozia prima dell’incontro col premier britannico Keir Starmer, ha gelato Israele.

Centri alimentari a Gaza e appello al cessate il fuoco

Proprio per rispondere alla crisi umanitaria, Trump ha annunciato un piano per creare centri di distribuzione alimentare a Gaza, dove la popolazione potrà entrare “senza limitazioni, senza barriere”.

Il tycoon non condivide le dichiarazioni di Netanyahu. "Non particolarmente", ha risposto ai giornalisti che gli chiedevamo se fosse d'accordo con Netanyahu, prima dell'incontro in Scozia con il premier britannico Keir Starmer.

"Da quello che ho visto in tv, i bambini lì sembrano avere molta fame. C'è molta gente affamata"

Anche il premier britannico Starmer ha definito la situazione nella Striscia una “catastrofe umanitaria assoluta” e ha sottolineato che i cittadini britannici sono indignati da ciò che vedono in TV: “Serve un cessate il fuoco immediato”.

Netanyahu: "Nessuna carestia a Gaza". Ma Trump lo smentisce: "Quei bambini mi sembrano affamati"
Gaza, richieste di aiuto

L’Egitto chiama Trump: “Fermi la guerra”

Un appello diretto a Trump arriva anche dal presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi. In un messaggio video, il leader del Cairo ha detto:

“È giunto il momento di porre fine alla guerra. Il presidente Trump è l’unico in grado di farlo, di garantire la fine dei combattimenti e l’arrivo degli aiuti umanitari. Gli rivolgo un appello speciale”.

Raid israeliani e fame: Gaza continua a morire

Nel frattempo, i bombardamenti israeliani proseguono. Secondo la protezione civile di Gaza, 16 palestinesi sono stati uccisi in nuovi attacchi, tra cui cinque persone (una donna incinta compresa) colpite di notte in un edificio a Al-Mawasi, nel sud della Striscia. La Mezzaluna Rossa ha riferito che il feto è stato salvato con un taglio cesareo in un ospedale da campo. Altri attacchi hanno colpito Khan Yunis, Gaza City e Nuseirat.

Nel campo di Nuseirat, l’ospedale Al-Awda ha denunciato che le truppe israeliane hanno aperto il fuoco su civili in attesa di aiuti: un morto e nove feriti.

ONU: “Una goccia nell’oceano”

Nonostante alcune consegne umanitarie siano arrivate, l’ONU avverte che non basta. Tom Fletcher, sottosegretario delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari, ha dichiarato alla BBC:

“Le consegne iniziate ieri sono un segnale positivo, ma rappresentano una goccia nell’oceano. Nei prossimi giorni sarà decisivo aumentare gli aiuti e accelerarne la distribuzione. Abbiamo un piano per raggiungere tutti entro due settimane, ma servono confini aperti, sicurezza e permessi operativi”.

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Gaza distrutta

Fletcher ha inoltre definito la situazione a Gaza “un’atrocità del XXI secolo” e avverte che la pausa umanitaria prevista durerà solo una settimana, “decisamente insufficiente”.

La fame fa altre vittime: 147 morti per malnutrizione

Infine, il Ministero della Salute di Gaza ha aggiornato il tragico bilancio delle vittime della fame: 14 nuovi decessi nelle ultime 24 ore, inclusi due minori.

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Gaza

Il totale delle vittime per malnutrizione dall’inizio del conflitto sale così a 147 morti, di cui 88 bambini.