NEGOZIATI FALLITI

Gaza, Usa e Israele ritirano le delegazioni da Doha

"Da Hamas una chiara mancanza di volontà di arrivare a un cessate il fuoco"

Gaza, Usa e Israele ritirano le delegazioni da Doha
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Si allontana sempre di più l'eventualità di un accordo tra Israele e Hamas, la diplomazia è in stallo. Gli Usa e Israele puntano il dito contro l'organizzazione palestinese mentre nel mondo aumentano le condanne a Netanyahu.

Gaza, gli Usa si ritirano da Doha

A porre fine ai sogni di pace è stato l’inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff che nella serata di giovedì 24 luglio 2025 ha annunciato ufficialmente il fallimento dei colloqui a Doha e il ritiro della delegazione americana dal Qatar. Il "diplomatico" ha accusato Hamas di agire con egoismo.

“Abbiamo deciso di ritirare il nostro team dopo l’ultima risposta di Hamas che mostra chiaramente una mancanza di volontà di arrivare a un cessate il fuoco”, ha dichiarato.

Tregua a Gaza, Witkoff smentisce l'accordo "privato" fra Usa e Hamas
Steve Witkoff

Il rifiuto alla controproposta

Il premier israeliano aveva accettato di liberare 125 palestinesi all'ergastolo, rei dell'omicidio di numerosi israeliani, e 1.200 palestinesi detenuti a Gaza dopo il 7 ottobre in cambio di 10 ostaggi vivi.

Ma Hamas ha avanzato una controproposta, alzando l'asticella: 200 condannati all'ergastolo e 2.000 detenuti rilasciati. Avrebbe inoltre chiesto garanzie contro la ripresa della guerra dopo i 60 giorni di tregua, mappe dettagliate del ritiro delle Forze di Difesa Israeliane e un meccanismo trasparente per la distribuzione degli aiuti umanitari.

Secondo molti media israeliani e internazionali, l'offerta era ragionevole. Ma non per Israele che intanto prosegue con gli attacchi che stanno mietendo migliaia di vittime nella Striscia di Gaza.

L'accordo sempre più lontano

“È una vergogna che Hamas abbia agito in questo modo egoista - ha insistito Witkoff - siamo determinati a porre fine a questo conflitto e a raggiungere una pace duratura a Gaza. Ma non possiamo negoziare senza un minimo di buona fede dall’altra parte”.

Non sono però chiare le opzioni alternative ai colloqui di Doha a cui fa riferimento l’amministrazione Usa per riportare la pace a Gaza. La Casa Bianca non ha commentato e il Dipartimento di Stato nemmeno.

Anche la delegazione israeliana ha lasciato il Qatar ieri, su ordine dell’ufficio del primo ministro Netanyahu. Israele ha ringraziato pubblicamente gli sforzi dei mediatori, senza però offrire dettagli sulle prossime mosse.

Il dramma nella Striscia

Nella Striscia di Gaza si continua a consumare una catastrofe umanitaria. Secondo fonti locali e organizzazioni internazionali, la popolazione è ormai allo stremo.

Domenica scorsa, almeno 85 palestinesi sono stati uccisi mentre cercavano disperatamente cibo, nella giornata più letale per i civili da settimane. Gli attacchi israeliani proseguono incessanti e l’accesso agli aiuti umanitari rimane limitato e caotico.

Oggi, a Gaza, si muore per fame. Si muore sotto le macerie delle case colpite, nei corridoi degli ospedali senza elettricità. E mentre le trattative si arenano nei palazzi del potere, la popolazione civile continua a pagare il prezzo più alto.