Fumata nera dalla cena del Centrodestra sulle Regionali: "Cordialità"
Intanto le Marche hanno deciso la data: al voto il 28 e 29 settembre

Una cena con il Centrodestra riunito, questa l'idea della premier Giorgia Meloni che ha ospitato a casa sua il leader di Forza Italia Antonio Tajani, il volto della Lega Matteo Salvini e Maurizio Lupi di Noi Moderati per trovare la quadra sulle Regionali.
C'era chi, dopo questo incontro, si aspettava una comunicazione ufficiale con i nomi scelti per rappresentare la coalizione alle prossime elezioni. Ma nessuna soluzione è stata raggiunta. La cena in compenso è stata gradita.
Fumata nera dalla cena del Centrodestra
Si parla di un clima molto cordiale tra i commensali che hanno cominciato a discutere sui candidati, ma ci sarà da rivedersi per concretizzare le teorie.
Intanto si fa sempre più vicina l'ipotesi particolarmente caotica che le Regioni al voto - Toscana, Puglia, Campania, Veneto, Valle d'Aosta e Marche - andranno a votare in sei fine settimana diversi.
E spuntano già le prime date, i marchigiani dovrebbero essere primi ad andare alle urne. Sembra infatti che voteranno l'ultimo weekend di settembre, il 28 e il 29.
Il problema del Veneto
In ottobre toccherebbe poi alla Toscana (il 12 e 13) e alla Puglia. Le altre regioni dovranno inserirsi in uno dei weekend entro il 23 e 24 novembre. Il tempo stringe e anche se la cena non ha prodotto i risultati sperati per la destra, entro fine luglio saranno obbligati a fare i nomi.
Una delle Regioni su cui Meloni & Co non riescono a venire a capo è certamente il Veneto. Non ci sarà un nuovo mandato per il leghista Zaia che potrebbe però dare vita a una sua lista e, considerando la sua popolarità, dare filo da torcere.

Per questo si starebbe pensando a un incarico nel Governo per lui. Al posto suo, a capo della Regione, Salvini candiderebbe Alberto Stefani della Lega, ma la presidente del Consiglio si lamenta perché nessuna regione grossa - né al nord e nemmeno al sud - è guidata da Fratelli d'Italia.
Le indiscrezioni vedono quindi una Meloni motivata a dare il nulla osta a Stefani in cambio, magari, di un candidato del suo partito per la Lombardia.
Già deciso per Marche, Toscana e Puglia
Dibattito ancora aperto anche in Campania dove potrebbe essere candidato il meloniano viceministro agli Esteri Edmondo Cirielli, ma tutto dipende da cosa si deciderò in Veneto. Sono ormai certe, invece, le scelte del Centrodestra per altre regioni.
Nelle Marche, si ricandiderà Acquaroli di FdI. Per il tentativo di strappare la Puglia al Pd, la decisione è ricaduta su D'Attis di Forza Italia mentre in Toscana potrebbe provarci il sindaco uscente di Pistoia Alessandro Tomasi del partito delle premier.