Giorni di riflessioni

Scandalo urbanistica, Beppe Sala lunedì in Consiglio a Milano: dimissioni o resta?

Sembra andare verso le dimissioni invece l'assessore Tancredi, per cui i pm hanno chiesto i domiciliari

Scandalo urbanistica, Beppe Sala lunedì in Consiglio a Milano: dimissioni o resta?
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Sono giorni di grande riflessione per Beppe Sala. Il sindaco, coinvolto nello scandalo urbanistica a Milano, domani, lunedì 21 luglio 2025, sarà presente in Consiglio comunale. Gli scenari al momento sono due: o rassegnerà le dimissioni oppure sceglierà di andare avanti sino alla naturale scadenza del mandato, nel 2027.

Beppe Sala domani in Consiglio a Milano: gli scenari

Dopo l'esplosione del caso sono seguiti giorni di incontri serrati con gli esponenti della maggioranza meneghina, soprattutto il Pd. Poi, da sabato 19 luglio 2025, il primo cittadino si è chiuso nel silenzio (e probabilmente manterrà questa posizione sino a lunedì), per riflettere sul da farsi.

Domani, poi, Sala riferirà in Consiglio comunale, di fronte alla sua maggioranza e soprattutto a quell'opposizione (o meglio, a quella parte di opposizione, Lega e Fratelli d'Italia) che giovedì ha chiesto a gran voce le sue dimissioni.

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Dal punto di vista nazionale, invece, non c'è stato il "tiro al bersaglio" da parte del Centrodestra. La premier Meloni, il ministro Crosetto e altri hanno comunque mantenuto posizioni garantiste nei suoi confronti.

Ma è chiaro che l'aria si pesante e che l'ex commissario Expo stia comunque riflettendo anche sulla possibilità di lasciare tutto.

L'indagine scoperta sui giornali

Le accuse ipotizzate nei suoi confronti sono due: false dichiarazioni sulle qualità personali proprie o altrui, in relazione alla nomina del presidente della Commissione per il Paesaggio del Comune, Giuseppe Marinoni; e concorso in induzione indebita a dare o promettere utilità, nell’ambito del progetto di riqualificazione del cosiddetto “Pirellino”, promosso dall’architetto Stefano Boeri e dal presidente di Coima, Manfredi Catella.

Sala si è detto in prima battuta indignato per aver scoperto l'indagine dai giornali:

"Un metodo inaccettabile".

Poi, il silenzio (almeno pubblicamente).

L'assessore Tancredi verso le dimissioni

Chi invece sembra avere già deciso cosa fare è l'assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi, per cui i magistrati hanno chiesto gli arresti domiciliari.

L'ex dirigente del settore Urbanistica del Comune ha già dato la sua disponibilità al primo cittadino a dimettersi durante uno dei tre faccia a faccia degli ultimi giorni. Per lui mercoledì 23 luglio 2025 ci sarà l'interrogatorio preventivo davanti al gip, dove ha intenzione di rispondere per puntualizzare la sua posizione.