GIALLO INCREDIBILE

Ma alla fine siamo riusciti a capire chi ha dato 900mila euro a Kaufman per non fare un film?

Francis Kaufmann, in "arte" Rexal Ford, accusato del duplice terribile omicidio di Villa Pamphili, nel 2020 aveva ottenuto indirettamente 863mila euro di fondi pubblici grazie al tax credit sul cinema

Ma alla fine siamo riusciti a capire chi ha dato 900mila euro a Kaufman per non fare un film?
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E' un vero e proprio giallo. Se non ci fossero di mezzo due persone morte (di cui una bambina), ci sarebbe da ridere e non poco.

Ed è per questo motivo che la domanda che ci si continua a fare ormai da settimane è un tormentone decisamente amaro.

Perché appunto, oltre all'uccisione di una madre e di sua figlia, è impossibile non interrogarsi sul se e quando riusciremo a capire chi ha dato quasi 900mila euro a un presunto regista o impresario per non fare un film.

Una (tragi)commedia tutta all'italiana

No, non è una storia di cinema. È cronaca nera. È economia. È burocrazia. È tragedia.

All'appello manca il film, ma il copione alla fine c'è.

Kaufman, il presunto manager tedesco arrestato per l’omicidio della compagna e della figlia a Roma, è anche il protagonista di un enigma finanziario che tuttora aspetta tante, forse troppe risposte.

Milioni transitati su conti correnti, fondi pubblici, società fantasma, affitti, consulenze. E soprattutto quei 900mila euro ottenuti in Italia per un progetto cinematografico mai realizzato.

Nessun set, nessuna troupe, nessun copione. Solo soldi. E silenzio.

Eppure è accaduto in un Paese dove se organizzi una serata in piazza per animare l'estate devi rendicontare alla Siae tutte le canzoni fatte ascoltare, devi dimostrare a eventuali partner o sponsor pubblici che la serata si è svolta davvero, che ha avuto successo, che ha attirato persone. Ancor meglio se tutto ciò è documentato con foto e articoli di giornali cartacei o online.

E invece in questo caso parliamo dell'assurdo: quasi 1 milione di euro per un film mai fatto senza che nessuno ti contestasse mai qualcosa.

Un finanziamento quasi milionario a vuoto, come è potuto accadere?

E allora, a domanda si aggiunge domanda. Anzi domande. E tutte stanno incredibilmente rimanendo senza risposta.

Chi ha dato quei soldi? Perché? Con quali controlli? Chi ci guadagnava? Può una sola persona, in autonomia, aver ottenuto un finanziamento così sostanzioso.

O c'era qualcuno che l'appoggiava? O che l'ha mandata avanti? E c'è stata forse anche connivenza?

Perché pensare a una beffa così "in solitaria" sembra davvero incredibile.

L'impresa di fare cultura e... di non farla prendendo soldi

In un Paese dove fare cultura è spesso un'impresa disperata, c'è dunque chi è riuscito a farsi finanziare per non fare nulla.

Ma se dell'omicida e truffatore qualcosa in fondo sappiamo nonostante i tanti punti oscuri della vicenda, resta il giallo di chi ha reso possibile tutto ciò.

L'attacco di Fratelli d'Italia al "sistema" dei contributi "facili"

Fratelli d'Italia nelle scorse settimane è andata duramente all'attacco del Centrosinistra, del Partito democratico e in particolare dell'ex Ministro Dario Franceschini, denunciando senza mezzi termini che ci fosse un vero e proprio "sistema" di finanziamenti erogati decisamente alla leggera.

L'ex Ministro alla Cultura Dario Franceschini

Non solo per film o produzioni di nicchia, con un riscontro poi praticamente nullo al botteghino, tradotto, di spettatori nei cinema.

Film magari usciti nelle sale per una sola settimana o addirittura per un solo weekend. E in pochissimi cinema, di pochissime città e Regioni.

Ma ora appunto con il caso clamoroso di Kaufman contributi per film mai usciti.

E chissà (è il sospetto di Fratelli d'Italia) che non ci siano stati altri di casi così, anche se si spera non così eclatanti.

Il giallo nel giallo, una vendetta contro l'ex Ministro Sangiuliano

Ecco perché la vicenda potrebbe addirittura trasformarsi in un "triplo" giallo.

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Il Ministro alla Cultura Giulio Giuli

Perché se l'attuale Ministro alla Cultura Giuli ha promesso un giro di vite contro queste situazioni anomale assicurando che "chi sbaglia o ha sbagliato, pagherà", il suo predecessore Gennaro Sangiuliano (coinvolto in un gossip politico-sentimentale che l'ha portato tempo fa alle dimissioni dal suo ruolo nel Governo) ha "lanciato il sasso".

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L'ex Ministro alla Cultura Gennaro Sangiuliano, dimissionario dopo il caso Boccia

Il sospetto di Sangiuliano è di essere stato vittima di una "vendetta" proprio per essersi iniziato a interessare durante il suo mandato al Ministero (appunto dopo il settembre 2022 con l'insediamento dell'Esecutivo Meloni) di situazioni poco chiare.

Il giallo di Villa Pamphili, mamma e figlia uccise in un parco

Come molti drammaticamente ricorderanno, tutto di fatto era nato da quello che è stato chiamato come il giallo di Villa Pamphili, ovvero madre e figlia ritrovate uccise in un parco nel centro di Roma.

Il ritrovamento, a poche ore di distanza, dei corpi di una neonata di circa sei mesi e di una donna di circa 40 anni a Villa Pamphili, a Roma, si presentava come un vero e proprio rompicapo per gli investigatori, impegnati ad individuare l'autore, o gli autori, di un duplice omicidio aggravato.

Poi la svolta, gli investigatori avevano fermato mentre cercava di fuggire in Grecia un cittadino americano, Rexal Ford, accusato appunto dell'omicidio della compagna Anastasia Trofimova, e della loro piccola bambina di 6 mesi, Andromeda.

E successivamente c'era stata la scoperta più bizzarra di questa inquietante storia: Francis Kaufmann, in "arte" Rexal Ford, l'uomo indagato per il duplice terribile omicidio di Villa Pamphili, nel 2020 aveva ottenuto indirettamente 863mila euro di fondi pubblici grazie al tax credit sul cinema.