Open Arms, Salvini: "Non mi preoccupo". Meloni: "Accanimento surreale"
Il ministro dell'Interno Nordio: "Anche io imputabile"

Non tardano ad arrivare le reazioni alla notizia che la Procura di Palermo ha presentato ricorso direttamente in Cassazione contro l'assoluzione del vicepremier nel caso Open Arms.
E il Centrodestra fa quadrato attorno al ministro.
Open Arms, Salvini: "Difendere l'Italia non è reato"
Il diretto interessato non sembra scomporsi più di tanto, e sulle sue pagine social commenta in breve, ribadendo la frase che ha più volte detto durante tutta la vicenda:
"Difendere l'Italia e i suoi confini non è reato".
E poi aggiunge:
"Ho fatto più di trenta udienze, il Tribunale mi ha assolto perché il fatto non sussiste riconoscendo che difendere i confini non è un reato. Evidentemente qualcuno non si rassegna, andiamo avanti: non mi preoccupo".
Meloni: "Accanimento surreale"
Sulla vicenda è intervenuta anche la premier Giorgia Meloni:
"È surreale questo accanimento, dopo un fallimentare processo di tre anni – a un ministro che voleva far rispettare la legge – concluso con un’assoluzione piena".
"Mi chiedo cosa pensino gli italiani di tutte queste energie e risorse spese così, mentre migliaia di cittadini onesti attendono giustizia".
Piantedosi: "Anche io imputabile"
Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, ai tempi capo di gabinetto di Salvini, esprime solidarietà:
"Mi dispiace molto per questa notizia, mi ha colpito molto nel rispetto profondo dei passaggi giudiziari. Mi dispiace umanamente e personalmente e anche professionalmente, io ho vissuto quella stagione da capo di gabinetto di Salvini. Me ne sento ancora più partecipe e rivendico l'azione che fu fatta per contrastare l'immigrazione illegale che non è tanto diverso dalle mafie"
"Mi ritengo moralmente imputabile anche io".