Prandini (Coldiretti): "Made in Italy sotto attacco: dazi USA e tagli UE minacciano l'agroalimentare italiano"
Tra dazi del 30% annunciati da Trump e un taglio del 20% alla PAC voluto dalla Commissione Europea, il settore agroalimentare italiano rischia perdite miliardarie e la tenuta di migliaia di imprese

"Il 20% delle risorse della Pac è un disastro annunciato. Ha vinto la linea politica della Presidente Von der Leyen che ha imposto ai commissari tagli draconiani. Un taglio di questa portata significa indebolire gravemente la capacità delle imprese agricole di rimanere competitive, sostenibili e resilienti. E’ una scelta folle da parte della Von der Leyen che non possiamo accettare e per questo continueremo a mobilitarci in maniera permanente. Con questi tagli agricoltori si troverebbero con meno strumenti per affrontare le sfide del mercato, del cambiamento climatico e dell’innovazione in un momento in cui l’Europa dovrebbe pensare ad aumentare i fondi anziché tagliarli. È un colpo alla redditività e alla prospettiva futura del settore primario in Europa. A tutto ciò aggiungiamo in questo periodo l’impatto che potrebbero avere i dazi, che se confermati al 30% sarebbero drammatici. I dazi minacciano direttamente alcuni dei nostri settori di punta, come il vino, i formaggi, i salumi, l’olio. Reintrodurre barriere doganali significherebbe perdere competitività e quote di mercato. Il paradosso è che mentre aumentano le minacce esterne, l’Europa indebolisce le sue difese interne”
Lo ha dichiarato Ettore Prandini (presidente Coldiretti), intervenendo in diretta ad Aria Pulita e anche ad Aria Pulita di Sera stasera ore 23, su Netweek, condotta da Simona Arrigoni.
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