Intesa UE sul 18° pacchetto di sanzioni contro la Russia: misure senza precedenti contro energia, finanza e industria bellica
Tra le misure più rilevanti il divieto totale di transazione relativo ai gasdotti Nord Stream. Zelensky: "Decisione essenziale e tempestiva"

Gli ambasciatori dei 27 Stati membri dell’Unione Europea, riuniti nel Coreper (Comitato dei rappresentanti permanenti), hanno raggiunto un’intesa sul 18° pacchetto di sanzioni contro la Russia, considerato uno dei più incisivi dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina.
L’adozione formale delle misure è attesa al Consiglio Affari Generali in programma oggi, venerdì 18 luglio 2025, dove l’accordo è all’ordine del giorno come "punto A", ovvero senza discussione. La Slovacchia, inizialmente contraria, ha ritirato il veto consentendo il via libera definitivo.
Il pacchetto colpisce duramente settori chiave della macchina economico-militare del Cremlino: energia, finanza, commercio, tecnologia e industria militare. Viene introdotto un nuovo tetto dinamico al prezzo del petrolio russo, fissato al 15% in meno rispetto alla media di mercato, con un prezzo che scende da 60 a circa 47,6 dollari al barile. L’obiettivo è ridurre in modo più efficace le entrate energetiche di Mosca, che finanziano lo sforzo bellico.
Nord Stream, flotta ombra e petrolio raffinato
Tra le misure più rilevanti c'è il divieto totale di transazione relativo ai gasdotti Nord Stream 1 e 2, finora rimasti parzialmente fuori dal perimetro delle sanzioni. Si tratta di una svolta significativa nella politica energetica europea.

Il pacchetto amplia anche l'elenco delle unità appartenenti alla cosiddetta "flotta ombra" russa, utilizzata per aggirare le restrizioni sull’export petrolifero. Vengono aggiunte altre 105 navi, portando il totale a oltre 400 imbarcazioni sanzionate. Tre navi di origine giapponese sono state escluse dall’elenco per mancanza di prove sufficienti.
Una nuova clausola vieta l’importazione di prodotti petroliferi raffinati ottenuti da greggio russo, anche se lavorati in Paesi terzi. Fanno eccezione Norvegia, Regno Unito, Stati Uniti, Canada e Svizzera, per evitare impatti sugli alleati occidentali. La misura colma una lacuna che finora permetteva l’elusione delle sanzioni energetiche attraverso triangolazioni.
Stretta su banche e tecnologia
In ambito finanziario, l’Ue trasforma la precedente limitazione del sistema Swift in un divieto totale di transazioni per le banche sanzionate, includendo altre 22 istituzioni russe. Contestualmente, viene bloccato il Fondo russo per gli investimenti diretti, insieme agli istituti finanziari che lo sostengono, con l’obiettivo di tagliare ulteriormente l’accesso della Russia ai mercati globali e alla valuta estera.
Si rafforza anche il divieto all’esportazione di tecnologie dual use e avanzate, in particolare quelle impiegate nei droni da combattimento. Per la prima volta vengono colpite entità fuori dalla Russia, come la più grande raffineria Rosneft in India e registri di bandiera utilizzati per mascherare la provenienza delle navi. Le sanzioni coinvolgono anche soggetti responsabili dell’indottrinamento dei bambini ucraini nei territori occupati.
Von der Leyen: "Colpito cuore della macchina da guerra russa"
Le reazioni politiche non si sono fatte attendere. La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha definito l’intesa un attacco diretto all’apparato militare-economico russo:
I welcome the agreement on our 18th sanctions package against Russia.
We are striking at the heart of Russia's war machine.
Targeting its banking, energy and military-industrial sectors and including a new dynamic oil price cap.
The pressure is on.
It will stay on until…
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) July 18, 2025
"Accolgo con favore l’accordo sul nostro 18esimo pacchetto di sanzioni. Stiamo colpendo il cuore della macchina da guerra russa. La pressione è alta e rimarrà tale finché Putin non porrà fine a questa guerra", ha scritto su X, ringraziando la presidenza danese per il suo ruolo nel negoziato.
Anche l’Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, ha sottolineato l’ampiezza delle misure:
We are standing firm.
The EU just approved one of its strongest sanctions package against Russia to date.
We’re cutting the Kremlin’s war budget further, going after 105 more shadow fleet ships, their enablers, and limiting Russian banks’ access to funding. (1/3)
— Kaja Kallas (@kajakallas) July 18, 2025
“Stiamo tagliando il bilancio bellico del Cremlino, colpendo 105 nuove navi della flotta ombra, limitando l’accesso delle banche russe al credito, e sanzionando chi fornisce tecnologia per i droni. Anche le banche cinesi che facilitano l’elusione sono nel mirino”.
Zelensky: "Sanzioni tempestive e fondamentali"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accolto con favore le nuove misure, ringraziando pubblicamente von der Leyen, il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa e la presidenza danese.
A decision by the European Union that we all worked for together. We managed to strengthen the 18th package of sanctions against Russia for this war, and today the package has been approved. I thank everyone who contributed to this.
I would especially like to recognize European…
— Volodymyr Zelenskyy / Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) July 18, 2025
“Una decisione essenziale e tempestiva, soprattutto ora che la Russia ha intensificato la brutalità degli attacchi contro le nostre città e villaggi”, ha dichiarato.
Zelensky ha evidenziato in particolare le misure contro la flotta ombra e il tetto massimo dinamico sul petrolio, considerandoli strumenti efficaci per ridurre le risorse economiche del Cremlino. Ha inoltre sottolineato l'importanza del divieto totale di transazione sui gasdotti Nord Stream, definendolo un colpo diretto alle infrastrutture militari di Mosca.