l'inchiesta si ingrossa

Milano-gate: Sala sente Schlein e va avanti. L'opposizione in Consiglio con cartelli "Dimissioni"

La premier Giorgia Meloni, pur non lesinando il richiamo all’autonomia della magistratura, si mostra più cauta e garantista

Milano-gate: Sala sente Schlein e va avanti. L'opposizione in Consiglio con cartelli "Dimissioni"
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Il 17 luglio 2025, dopo una giornata di silenzio e attesa, è arrivata la presa di posizione della segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, in merito all'inchiesta che vede coinvolto il sindaco di Milano, Beppe Sala. In poche ore, l’indagine della Procura ha acceso i riflettori sull’amministrazione milanese, ma non ha intaccato il sostegno compatto del Pd al primo cittadino.

La premier Giorgia Meloni, pur non lesinando il richiamo all’autonomia della magistratura,
Elly Schlein e Beppe Sala

Lo stesso partito, infatti, si è stretto attorno a Sala, con parole di solidarietà espresse direttamente dalla segretaria, che ha contattato telefonicamente il sindaco per manifestargli pieno supporto e vicinanza.

Milano-gate: Sala sente Schlein e va avanti

Anche il Consiglio comunale, nella sua larga maggioranza, ha confermato la fiducia nei confronti del sindaco e della giunta. Il primo a intervenire pubblicamente è stato il segretario metropolitano del Pd milanese, Alessandro Capelli, che ha ribadito l’impegno del partito a sostenere l’azione dell’amministrazione nei prossimi due anni. Pur sottolineando il doveroso rispetto per l’operato della magistratura, Capelli ha voluto ricordare che è necessario, da tempo, avviare un ripensamento complessivo sulla visione futura della città: "Occorre costruire un nuovo progetto per Milano", ha affermato.

Sul tema è intervenuto anche Pierfrancesco Majorino - responsabile nazionale per la Casa del Partito Democratico, candidato governatore della coalizione di centrosinistra per le elezioni regionali della Lombardia del 2023 - che ha posto l’accento sulla necessità di una svolta nelle politiche urbanistiche cittadine. A suo avviso, la giunta deve andare avanti, ma con un cambiamento di passo netto e deciso.

Milano-gate: Sala sente Schlein e va avanti. L'opposizione in Consiglio con cartelli "Dimissioni"
Pierfrancesco Majorino

La premier Giorgia Meloni, pur non lesinando il richiamo all’autonomia della magistratura, ha tenuto a precisare la sua posizione, coerente con quella tenuta in altri casi simili:

"Non credo che un avviso di garanzia debba automaticamente tradursi in dimissioni. È una scelta che spetta al sindaco, in base alla sua responsabilità politica".

Richieste dimissioni

Tuttavia, non sono mancate le voci critiche. Alcune forze della sinistra e dell’opposizione, come Alleanza Verdi-Sinistra, Rifondazione Comunista e il Movimento 5 Stelle, hanno chiesto apertamente le dimissioni del sindaco o, quantomeno, dell’assessore all’urbanistica Giancarlo Tancredi.

Il centrodestra va all'attacco e protesta, anche se con diverse sfumature. In piazza Scala prima della seduta del Consiglio comunale, Fratelli d'Italia e Lega hanno portato uno striscione con la scritta, "Dimissioni. Sala e la sua giunta liberino Milano”.

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Richiesta dimissioni Sala

Non si sono uniti alla protesta i consiglieri comunali di Forza Italia e di Noi Moderati. Seduta tesa poi in Consiglio comunale, con le proteste del centrodestra, soprattutto di Lega e Fratelli d'Italia.

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Giancarlo Tancredi

Quest’ultimo, coinvolto anch’egli nelle indagini, sarebbe al centro di pressioni per fare un passo indietro. Diversi esponenti del Pd, pur non ufficializzando la richiesta, hanno espresso informalmente lo stesso auspicio.

Lo stesso Tancredi, in un colloquio con Sala, si è detto disponibile a rimettere il proprio mandato. La decisione finale, tuttavia, spetta al sindaco, che nel 2021 lo aveva nominato e che oggi si trova a gestire una fase delicatissima per l’urbanistica cittadina, con dossier cruciali sul tavolo, come quello della vendita dello stadio di San Siro.

L'inchiesta di ingrossa

Il caso giudiziario è diventato, nel frattempo, una maxi inchiesta. Sono saliti a 74 gli indagati solo in questo filone investigativo, che ruota attorno a un presunto sistema di pressioni, favoritismi e possibili irregolarità nei rapporti tra amministrazione pubblica e grandi operatori immobiliari. Gli inquirenti hanno acquisito telefoni cellulari, chat e messaggi, che serviranno a costruire un quadro più preciso dei rapporti tra i soggetti coinvolti.

Nel dettaglio, due sono le ipotesi di reato che coinvolgono direttamente il sindaco Sala. La prima riguarda la presunta omissione del conflitto d’interessi nell’atto di nomina di Giuseppe Marinoni a presidente della Commissione Paesaggio, l’organo tecnico che valuta e autorizza i progetti urbanistici più rilevanti in città. Si tratterebbe, secondo la Procura, di "false dichiarazioni su qualità personali proprie o di altre persone".

La seconda accusa è più grave: "induzione indebita a dare o promettere utilità". L’inchiesta si concentra in questo caso sul progetto di ricostruzione del cosiddetto “Pirellino”, un ex edificio comunale acquistato dal colosso immobiliare Coima, guidato da Manfredi Catella. L’accusa sostiene che l’assessore Tancredi avrebbe subito pressioni da Catella e dall’architetto Stefano Boeri per accelerare l’approvazione del progetto, bloccato in Commissione Paesaggio. Secondo gli inquirenti, Sala sarebbe intervenuto personalmente su Marinoni per spingerlo a sbloccare la pratica. Una vicenda ancora aperta, su cui pende peraltro un contenzioso legale tra il Comune e Coima.

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Sala-Boeri

Il “modello Milano” — espressione con cui si fa riferimento all’equilibrio tra sviluppo urbano, innovazione e attrattività economica promosso negli ultimi anni — sembra oggi sotto assedio, ma non ancora in crisi. La maggioranza consiliare, almeno per ora, lo difende apertamente, sebbene anche all’interno del Pd si moltiplichino le richieste di rinnovamento e discontinuità.

Lunedì pomeriggio, Sala sarà chiamato a riferire in Consiglio comunale per offrire la propria versione dei fatti. Dopo aver dichiarato nei giorni scorsi di "non riconoscersi nella lettura della Procura", il sindaco cercherà di chiarire ogni passaggio.