+300% rispetto all'anno scorso

Covid, impennata di contagi negli Usa. Cosa sta succedendo e perché

La metà dei cittadini statunitensi non risulta vaccinata o completamente vaccinata: parliamo di un bacino di 90 milioni di persone.

Covid, impennata di contagi negli Usa. Cosa sta succedendo e perché
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Un'impennata preoccupante: i casi di Covid negli Usa nell'ultima settimana sono aumentati del 300% rispetto allo scorso anno (31 agosto-7 settembre 2020). I dati arrivano dal monitoraggio della John Hopkins University. Come è possibile e cosa sta succedendo?

Covid: impennata di contagi negli Usa

Nella settimana dal 30 agosto al 6 settembre 2021 i contagi sono stati 1,14 milioni contro i 287.235 dello scorso anno. A  oggi gli Stati Uniti hanno superato i 40 milioni di casi di Covid-19 dall'inizio della pandemia, un numero maggiore della popolazione della California, lo Stato più popoloso del Paese: come riporta il New York Times sulla base del proprio database.

Le ragioni dell'incremento

Come si spiega il fenomeno? Il 47% degli americani (quindi praticamente la metà della popolazione) non è pienamente vaccinato, consentendo una più facile diffusione della variante Delta. La comunità scientifica, infatti, ha ripetutamente spiegato che con la variante Delta predominante non è sufficiente una sola dose di vaccino per evitare il rischio di contagio, ma è necessario essere integralmente coperti. Oltre a questo dettaglio, di non poco conto, si aggiunge una altro dato del quale siamo già a conoscenza: ovvero che la mutazione Delta può bucare la protezione vaccinale ma, è sempre bene ribadirlo, le persone inoculate godono comunque di una protezione molto alta da ospedalizzazione e rischio di morte: oltre il 90%.

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Infatti il virus sta imperversando nel vasto bacino dei non immunizzati, che negli States sono ancora circa 90 milioni, un numero significativo che ben restituisce il potenziale a disposizione del Covid per circolare liberamente.

Verso la terza dose

Nel frattempo il consigliere medico della Casa Bianca, Anthony Fauci, ha dichiarato alla CBS che gli Stati Uniti probabilmente inizieranno richiami del vaccino Pfizer durante la settimana del 20 settembre; mentre per la terza dose di Moderna bisognerà attendere l’approvazione della Food and Drug Administration (FDA), poiché mancano ancora dei dati.

“Sembra che Pfizer abbia tutti i dati, e probabilmente rispetterà la scadenza, speriamo che anche Moderna sia in grado di farlo, quindi potremmo farlo contemporaneamente. Ma in caso contrario, lo faremo in sequenza”.

L’amministrazione Biden ha ufficialmente raccomandato una dose aggiuntiva (la terza) dopo otto mesi dalla vaccinazione completa. Al momento negli States 95 milioni di cittadini hanno completato il ciclo vaccinale, ma altri 90 milioni sono ancora non immunizzati o con vaccinazione incompleta.

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