LE CONDIZIONI

Borse Ue in recupero con Banco Bpm e Unicredit ma è incertezza sul golden power

Bruxelles sarebbe pronta a bocciare l’intervento del governo Meloni, aprendo un possibile contenzioso legale tra l’Italia e l’Unione Europea

Borse Ue in recupero con Banco Bpm e Unicredit ma è incertezza sul golden power
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Le principali Borse europee chiudono in territorio positivo, sostenute in parte dal comparto bancario, ma rimane l'incertezza attorno alla vicenda del golden power invocato dal governo italiano sull’Ops di UniCredit su Banco BPM. Secondo quanto anticipato da Bloomberg, Bruxelles sarebbe pronta a bocciare l’intervento del governo Meloni, aprendo un possibile contenzioso legale tra l’Italia e l’Unione Europea.

A trainare Piazza Affari sono proprio Banco BPM e UniCredit, che reagiscono con forza alle notizie. Il titolo dell’istituto di Piazza Meda ha messo a segno un rialzo del 4,59%, mentre UniCredit ha guadagnato il 2,72%, beneficiando delle indiscrezioni secondo cui la Commissione europea ordinerà al governo italiano di ritirare le condizioni imposte alla scalata, considerate una violazione delle normative comunitarie in materia di concorrenza.

Bruxelles ordina il ritiro delle condizioni

Secondo fonti vicine al dossier, la Direzione generale per la concorrenza della Commissione Europea (DgComp) – guidata dalla spagnola Elena Ribera – è pronta a formalizzare una richiesta all’Italia per eliminare i vincoli posti all’operazione da un decreto della Presidenza del Consiglio risalente ad aprile. In caso contrario, l’Italia rischia una procedura d’infrazione per violazione del diritto comunitario.

Bruxelles ritiene che, secondo le regole UE sulle fusioni, solo la Commissione ha la facoltà legale di imporre condizioni a un’operazione che ha già ricevuto disco verde lo scorso mese. In quell’occasione, l’ok è arrivato a patto che UniCredit cedesse 209 filiali del Banco BPM per evitare concentrazioni eccessive in alcune aree del Nordest italiano.

Le condizioni del governo italiano

Il governo Meloni aveva attivato il golden power con l’intento di tutelare la strategicità del settore bancario e del risparmio, imponendo a UniCredit una serie di paletti: tra questi, la cessazione delle attività in Russia entro nove mesi, il mantenimento dei livelli di investimento in Italia attraverso Anima Holding (partner di Banco BPM nella gestione del risparmio) e il rafforzamento del sostegno a famiglie e PMI in termini di prestiti e project finance.

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UniCredit ha fatto ricorso al Tar del Lazio, che dovrebbe pronunciarsi nelle prossime ore, mentre a Bruxelles si attende già per domani – mercoledì 9 luglio – l’invio ufficiale della comunicazione al governo italiano. L’esecutivo avrà due mesi per rispondere, ma la deadline scadrà oltre il termine dell’Ops, fissato al 23 luglio, alimentando le tensioni.

L’amministratore delegato Andrea Orcel ha chiarito che la banca potrebbe ritirare l’operazione in caso di mancato chiarimento delle condizioni imposte da Palazzo Chigi.

Le reazioni dei mercati

In attesa della pronuncia europea, i mercati sembrano premiare la possibilità di uno sblocco: Milano guida i listini europei con il FTSE MIB in crescita dello 0,64%, meglio di Francoforte (+0,35%), Londra (+0,27%) e Parigi (+0,16%). Il comparto bancario è in evidenza, mentre il resto dei titoli principali registra un andamento più cauto.

La performance positiva di UniCredit e Banco BPM ha avuto un impatto rilevante anche sull'indice FTSE Italia All-Share (+0,6%) e sul FTSE Italia Mid Cap (+0,6%).

Spread e mercato valutario

Si registra un lieve miglioramento dello spread BTP-Bund, in calo a +85 punti base, con il decennale italiano al 3,46%. Stabile l’euro/dollaro attorno a 1,171. In lieve ribasso l’oro (-0,45%) e il petrolio WTI (-0,41%), mentre l’attenzione resta alta sul fronte geopolitico, anche a causa dei dazi annunciati da Donald Trump su 14 Paesi, in gran parte asiatici.