MISSIONE

"Salvini San" tra campane e botti di sakè: "L'Italia batta il Giappone sul ponte a campata unica più lungo"

Il vicepremier e Ministro a Infrastrutture e Trasporti all'inaugurazione del padiglione Italia all'Expo 2025 di Osaka

"Salvini San" tra campane e botti di sakè: "L'Italia batta il Giappone sul ponte a campata unica più lungo"
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Salvini San. Dal rito del Tanabata, affidando il proprio desiderio ai rami di bambù al suono della monumentale campana di Agnone, passando per il rito del Kagami‑biraki (la rottura del coperchio di un barile di sakè,in copertina).

Il vicepremier e Ministro a Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini non solo in missione, ma forse anche in cerca di fortuna in Giappone per scacciare i pensieri e i grattacapi in Italia.

I riti portafortuna del Sol Levante per trovare nuovo slancio

Vanno forse letti in questa chiave i riti portafortuna che hanno visto protagonista il nostro vicepresidente del Consiglio e leader della Lega.

Ecco allora il Kagami‑biraki, la "rottura" del barile di sakè (in occasione di eventi importanti come appunto inaugurazioni, cerimonie, feste per portare fortuna).

Il rito del Kagami‑biraki, la rottura del coperchio di un barile di sakè

Del resto, dal consenso da recuperare, dalle spine legate al terzo mandato dei governatori di Veneto, Friuli e Lombardia (in particolare con le velleità di Zaia da monitorare) a quelle della nascita dei Team Vannacci arrivando alle schermaglie con Fratelli d'Italia e Forza Italia, a Salvini i pensieri probabilmente non mancano.

Ecco perché oltre al Kagami‑biraki, il leader della Lega si è cimentato anche nella tradizionale cerimonia del Tanabata, la “festa delle stelle” giapponese.

Secondo l’usanza, i partecipanti scrivono un desiderio su un biglietto di carta da appendere a un ramo di bambù, gesto che Salvini ha compiuto con rispetto e curiosità verso le tradizioni locali.

A suggellare ulteriormente il momento, la campana di Agnone, autentico capolavoro dell’arte campanaria molisana, ha risuonato come simbolo dell’eccellenza artigiana italiana nel mondo, nell’ambito della settimana tematica dedicata al Molise.

Infrastrutture al centro, la visita di Salvini in Giappone

"Aveva il ponte a campata unica più lungo al mondo: spero che l'Italia superi il Giappone entro quest'estate con l'approvazione del progetto definitivo per Messina".

Dal ponte di Messina alla sinergia con i grandi colossi motoristici e ingegneristici giapponesi per creare nuovi posti di lavoro in Italia.

Tra ieri e oggi, martedì 8 luglio 2025, il vicepresidente del Consiglio e Ministro ai Trasporti e Infrastrutture Matteo Salvini è protagonista di una trasferta in Giappone per l'Expo Osaka 2025 dove una visita particolare è stata riservata proprio al Padiglione Italia.

Ad accoglierlo, il Commissario Generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka, Mario Vattani, e il Console Generale d’Italia a Osaka, Filippo Manara.

L'arte italiana e l'appuntamento olimpico di Milano-Cortina

All’interno del Padiglione Italia, tra i più apprezzati dai visitatori internazionali, il ministro ha poi visitato l’allestimento che unisce storia e innovazione: dal celebre Atlante Farnese al ritratto di Ito Mancio firmato da Domenico Tintoretto, fino a opere di Michelangelo e Caravaggio.

Un’attenzione particolare è stata riservata alle torce olimpiche e paralimpiche di Milano Cortina 2026, simbolo del legame tra sport, design e ingegneria italiana.

Al riguardo, Salvini ha ribadito l’impegno del MIT nel garantire infrastrutture all’altezza dei Giochi, in sinergia con partner istituzionali e territoriali.

Salvini ha poi visitato altri padiglioni nazionali, tra cui quello degli Stati Uniti e della Repubblica Popolare Cinese, confermando l’interesse italiano verso i modelli di sviluppo infrastrutturale su scala globale.

Giappone e Italia, i "ponti" tra l'Europa e l'Asia

Salvini è intervenuto come ospite d’onore all’evento “Giappone: un ponte tra Europa e Asia per la mobilità del futuro”.

Il vicepremier ha illustrato le sfide infrastrutturali che attendono l’Italia e l’Europa nei prossimi anni, con particolare attenzione alla cooperazione tecnologica con il continente asiatico e con un focus ancor più dedicato alla realizzazione del ponte di Messina per il quale il Ministro si attende l'approvazione del progetto definitivo entro l'estate.

Ma non solo, proprio su questo tema, Salvini ha incontrato il suo omologo Hiromasa Nakano, per la firma del Memorandum di Collaborazione sulla costruzione, gestione e manutenzione di ponti a campata unica:

Matteo Salvini con il suo omologo giapponese Hiromasa Nakano

"Un utile confronto, una condivisione di esperienze e sfide comuni sul fronte delle infrastrutture, alla vigilia della visita che farò domani al Ponte dello stretto di Akashi, 'gemello' di quello progettato per lo stretto di Messina e il secondo ponte sospeso più lungo al mondo. Italia e Giappone, due Paesi e due popoli amici, che collaborano insieme per garantire crescita, sviluppo, lavoro".

Lavoro, infrastrutture, tecnologia: il patto tra il nostro Paese e il Sol Levante

La visita ha confermato il ruolo strategico del Padiglione Italia come crocevia di idee, progetti e relazioni internazionali e la vocazione del Mit a promuovere reti globali, dialogo e sinergie nel segno della sostenibilità e della modernità.

E nella stessa direzione è andato l'incontro tra Salvini e i vertici di Toyota, Honda e con il Presidente della Camera giapponese, per rafforzare i rapporti industriali e commerciali tra Italia e Giappone:

"Più investimenti in Italia significa più lavoro per operai, tecnici e giovani italiani. E stop alle ideologie green che penalizzano il settore industriale dell'auto e della moto italiano e occidentale: servono pragmatismo, collaborazione e visione per il futuro. Avanti tutta, con al centro il lavoro!".

Settore auto, no al Green Deal dell'Ue

E ancora, proprio riguardo al settore auto, Salvini ha aggiunto:

"Toyota e Honda sono due importanti e storici marchi nipponici dell’automotive da tempo radicati in Italia. Ho avuto con loro un confronto concreto e costruttivo, abbiamo messo sul tavolo tanti spunti di discussione. Ho condiviso con loro tutte le perplessità sul Green Deal proposto dall'Ue e i rischi legati al 'tutto elettrico' e ribadito l’impegno a difendere il settore in maniera concreta".