SICUREZZA SUL LAVORO

Meloni: "Caporalato crimine odioso. Lo combatteremo con ogni mezzo"

Un impegno che, ha sottolineato la premier Giorgia Meloni, si traduce in misure concrete grazie a nuove risorse stanziate

Meloni: "Caporalato crimine odioso. Lo combatteremo con ogni mezzo"
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Lo sfruttamento del lavoro è un crimine odioso che una nazione civile non può accettare”.

Con queste parole, pronunciate in un videomessaggio alla presentazione della relazione annuale dell’INAIL, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ribadito la volontà del Governo di combattere senza compromessi il caporalato e rafforzare la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Un impegno che, come ha sottolineato la premier, si traduce in misure concrete, alcune già operative, altre in via di attuazione grazie a nuove risorse stanziate. Fra queste, 650 milioni di euro aggiuntivi, che si sommano ai 600 milioni già disponibili per i bandi ISI, portando a oltre 1,2 miliardi di euro i fondi complessivi per il 2025 dedicati alla prevenzione e alla sicurezza nei luoghi di lavoro.

"La sicurezza non è un costo, è un diritto"

Nel suo messaggio, Meloni ha voluto rimarcare che il Governo ha assunto la salute e la sicurezza sul lavoro come priorità politica. Un percorso già iniziato con l’introduzione della patente a crediti per le imprese edili, con l’assunzione di nuovo personale ispettivo, e con la reintroduzione del reato di somministrazione illecita di manodopera, in passato depenalizzato.

La sicurezza sul lavoro non è un costo superfluo, ma un diritto di ogni lavoratore, un dovere per le istituzioni”, ha dichiarato la premier.

Il piano del Governo punta a rafforzare la prevenzione, potenziare i controlli, e premiare le imprese virtuose, con un sistema di bonus-malus più efficace.

Caporalato nel mirino

Ma è sulla lotta al caporalato che la presidente del Consiglio ha speso le parole più dure:

“Stiamo contrastando con forza e determinazione il caporalato, perché lo sfruttamento del lavoro è un crimine odioso che una Nazione civile e degna di questo nome non potrà mai accettare”.

Un messaggio chiaro, in un momento in cui lo sfruttamento lavorativo – spesso mascherato da appalti fittizi o false cooperative – continua a rappresentare una piaga, soprattutto in settori come l’agricoltura, l’edilizia e la logistica.

I dati INAIL: 1.202 morti sul lavoro nel 2024

Il richiamo alla responsabilità istituzionale arriva in un contesto ancora critico. Nel 2024 sono state registrate 1.202 morti sul lavoro, uno in più rispetto al 2023. I settori più colpiti restano le Costruzioni (182 decessi), i Trasporti (132) e il Manifatturiero (118).

immigrazione caporalato
"Caporalato è un crimine odioso", ha affermato la premier Meloni

Le denunce di infortunio sono state complessivamente 593.000, in lieve calo rispetto all’anno precedente (-1,9%), ma con un aumento degli incidenti “in itinere” (+3,1%), ovvero nel tragitto casa-lavoro.

A preoccupare anche il balzo delle malattie professionali, salite del 21,8% in un solo anno, fino a superare quota 88.000: è il dato più alto da quasi cinquant’anni, segno che il deterioramento delle condizioni di lavoro non è solo una questione di incidenti, ma anche di usura e salute a lungo termine.

INAIL e Governo al lavoro per un Piano straordinario

Il Governo, insieme all’INAIL, è ora impegnato nella definizione di un Piano straordinario di interventi, coordinato dal ministro del Lavoro Marina Elvira Calderone, che prevede il coinvolgimento delle parti sociali e delle organizzazioni sindacali. Tra le misure in discussione:

Il Ministro del Lavoro Marina Elvira Calderone
Il Ministro del Lavoro Marina Elvira Calderone
  • l’estensione della copertura assicurativa nelle scuole,
  • il potenziamento delle politiche di prevenzione,
  • la promozione della formazione in materia di sicurezza.

“Ogni vita spezzata sul lavoro è una sconfitta per lo Stato. Aveva ragione Papa Francesco – ha ricordato Meloni – quando diceva che la sicurezza sul lavoro è come l’aria che respiriamo: ci accorgiamo della sua importanza solo quando viene tragicamente a mancare”.