Meloni: "La sicurezza sul lavoro è una priorità assoluta di questo Governo"
Nel suo intervento, Meloni ha citato anche Papa Francesco: "La sicurezza sul lavoro è come l’aria che respiriamo"
"Garantire la salute e la sicurezza sul lavoro è una priorità dell’azione di questo Governo".
Con queste parole la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha aperto il suo videomessaggio in occasione della presentazione della Relazione annuale dell’INAIL 2024, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Un messaggio chiaro che ribadisce l’impegno dell’Esecutivo su un tema che resta drammaticamente attuale.
Meloni: "Stanziate risorse importanti per imprese virtuose"
Meloni ha illustrato le numerose misure adottate dal Governo fin dall’inizio del mandato: dall’introduzione della patente a crediti nei cantieri edili al potenziamento degli ispettorati del lavoro, fino alla reintroduzione del reato di somministrazione illecita di manodopera.
“Abbiamo stanziato risorse importanti per premiare le imprese virtuose che investono in prevenzione, ma anche inasprito le sanzioni per chi non rispetta le regole”, ha sottolineato la premier.
Tra i punti salienti annunciati, l’ulteriore stanziamento di 650 milioni di euro che si aggiungono ai 600 milioni già disponibili per i bandi Isi, portando a oltre 1,2 miliardi di euro le risorse complessive a disposizione per il 2025.

“Un investimento concreto per rafforzare la cultura della prevenzione e rendere più efficace l’azione delle istituzioni”, ha detto Meloni, annunciando anche il coordinamento del ministro Calderone con le parti sociali per definire tecnicamente le misure da adottare.
Nel suo intervento, Meloni ha citato anche Papa Francesco:
“La sicurezza sul lavoro è come l’aria che respiriamo: ci accorgiamo della sua importanza solo quando viene tragicamente a mancare, ed è sempre troppo tardi”.
E ha aggiunto: “Ogni vita spezzata è una sconfitta per tutti noi. Per questo continueremo a fare la nostra parte con determinazione”.
I dati INAIL: infortuni in lieve crescita
Secondo la Relazione INAIL 2024, presentata dal presidente Fabrizio D’Ascenzo, le denunce di infortunio sono state 593mila, in lieve crescita (+0,4%) rispetto al 2023. A trainare l’aumento sono le denunce degli studenti, salite a 78mila(+10,5%), con 13 casi mortali (+5 rispetto all’anno precedente). I decessi totali registrati sono stati 1.202, uno in più rispetto al 2023, con un calo per i lavoratori ma un incremento tra gli studenti.
In calo gli infortuni sul luogo di lavoro (-1,9%), mentre tornano ai livelli pre-pandemici gli infortuni in itinere, cioè nel tragitto casa-lavoro, che crescono del 3,1%. I casi mortali in itinere aumentano del 10,2%, mentre calano del 3,5% quelli in occasione di lavoro.
Le malattie professionali raggiungono invece un livello record: 88mila denunce, il dato più alto dal triennio 1976-1978, in crescita del 21,8% rispetto al 2023. L’Italia presenta un tasso di infortuni mortali inferiore alla media UE, con 0,87 decessi ogni 100mila occupati (dati Eurostat 2022), meglio di Francia e Spagna ma peggio della Germania.
Innovazione e incentivi per le imprese virtuose
Il presidente dell’INAIL ha ribadito l’impegno dell’Istituto su quattro direttrici: finanziamenti per la sicurezza, riduzione dei premi assicurativi, diffusione della cultura della prevenzione e sviluppo tecnologico. Tra le innovazioni adottate figurano piattaforme di controllo basate su intelligenza artificiale e l’uso di droni e robot per ridurre l’esposizione dei lavoratori a rischi elevati.

(foto di Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)
Nel 2024 quasi 30mila imprese hanno beneficiato della riduzione del tasso di premio per la prevenzione, per un valore complessivo di 197 milioni di euro.
Infine, l’INAIL ha confermato l’impegno anche sul fronte patrimoniale, con un valore degli immobili iscritti a bilancio pari a 4,3 miliardi di euro, di cui circa 3 destinati a investimenti a reddito, resa possibile grazie alla Legge di Bilancio 2024.
“Possiamo contare sul contributo decisivo dell’INAIL – ha concluso Giorgia Meloni –. La sicurezza sul lavoro non è mai un costo da tagliare. È un diritto, un valore, un dovere. È su temi come questi che si misura la civiltà di una nazione”.