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“Da Quore a Cuore”: in Lombardia la campagna di sensibilizzazione sulle malattie cardiovascolari

Visite gratuite, incontri con specialisti e un’installazione simbolica in piazza XXV Aprile a Milano

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Torna in Lombardia la campagna “Da Quore a Cuore”, un’iniziativa di prevenzione cardiovascolare che punta a sensibilizzare i cittadini sull’importanza di controllare il colesterolo LDL – quello “cattivo” – attraverso piccoli gesti quotidiani e una maggiore consapevolezza.

 

A lanciare il messaggio è una rete di realtà scientifiche e sociali: l’Associazione Italiana Scompensati Cardiaci (AISC) e la Fondazione Italiana per il Cuore (FIPC), che patrocinano l’iniziativa. L’obiettivo è chiaro: ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e delle loro recidive, ancora troppo diffuse in Lombardia.

“Da Quore a Cuore”: in Lombardia la campagna di sensibilizzazione sulle malattie cardiovascolari

Secondo i dati, oltre il 50% della popolazione lombarda presenta livelli di colesterolo LDL superiori ai limiti raccomandati, con picchi preoccupanti in province come Sondrio, Varese, Como, Bergamo, Cremona e Mantova.

Cuore della campagna è un’installazione artistica inaugurata in piazza XXV Aprile a Milano, che raffigura due mani disallineate che, avvicinandosi e incastrandosi, formano un cuore perfetto. Il gesto rappresenta il percorso che ogni paziente può intraprendere per rimettere al centro la propria salute: dialogare con lo specialista, monitorare costantemente il colesterolo LDL e seguire correttamente la terapia.

La campagna mette a disposizione dei cittadini:

  • Un percorso educativo online prenotabile sul sito e sulla pagina Facebook “Ascolta il tuo battito”,
  • Incontri gratuiti con il cardiologo, organizzati in collaborazione con i Medici di Medicina Generale, per fornire orientamento e supporto personalizzato a chi presenta livelli elevati di colesterolo cattivo.

Troppi pazienti fuori dal percorso di cura

Uno degli aspetti più critici evidenziati dagli esperti è l’elevata percentuale di pazienti che, pur avendo già avuto eventi cardiovascolari, non seguono in modo adeguato le terapie prescritte né si sottopongono ai controlli regolari.

Le cause? Mancanza di consapevolezza, difficoltà di accesso alle cure specialistiche, scarsa aderenza terapeutica e un ritardo nel rivolgersi al cardiologo.

“Il fenomeno dei pazienti fuori dal percorso di cura – spiega Alberico Catapano, presidente della Società Italiana per lo Studio dell’Aterosclerosi (SISA) – dimostra che non basta prescrivere una terapia. Occorre creare le condizioni perché venga seguita. L’aderenza nasce da una relazione di fiducia con lo specialista e da terapie innovative più semplici da seguire e più efficaci nel lungo periodo”.

Nord e Sud ancora distanti sulla prevenzione

L’introduzione di nuove terapie innovative potrebbe aiutare a colmare il divario tra nord e sud del Paese: se nelle regioni settentrionali si riscontrano più diagnosi di ipercolesterolemia, al sud aumentano invece le complicanze legate alla mancata prevenzione, ai ritardi nei controlli e a un accesso più difficoltoso agli specialisti.

Cultura della salute: la prevenzione comincia ogni giorno

Secondo Emanuela Folco, presidente della Fondazione Italiana per il Cuore, la prevenzione deve diventare una pratica quotidiana:

La prevenzione cardiovascolare rientra nel concetto di cultura della salute. Inizia con scelte quotidiane più consapevoli che possono fare la differenza. È fondamentale aiutare le persone a capire, agire e mantenere comportamenti salutari nel tempo”.

Un’alimentazione equilibrata, l’attività fisica regolare, il controllo periodico dei valori e un confronto continuo con il proprio medico possono davvero fare la differenza.

Un cuore sano – è il messaggio – si costruisce ogni giorno, con scelte semplici ma fondamentali.