Bardonecchia, esonda il Frejus: un morto e decine di evacuati. L’altra faccia del caldo estremo
Bollini rossi in 17 città, piogge torrenziali e temperature record in Europa: il clima ‘impazzito’

Nel tardo pomeriggio di ieri, 30 giugno 2025, un violento nubifragio ha colpito Bardonecchia, in alta Valsusa. Le piogge intense hanno provocato l’esondazione del Rio Frejus. Un uomo di 70 anni ha perso la vita, travolto da una colata di fango dopo essere sceso dal suo furgone: testimoni lo hanno visto scomparire nella corrente. Il corpo è stato recuperato 400 metri più a valle, nel rio Merdovine, dai vigili del fuoco.
Massive flash flood happened in Bardonecchia, Italy, today, due to heavy rainfall in the Western Alps. pic.twitter.com/r92fpDBoXi
— Massimo (@Rainmaker1973) June 30, 2025
E' l'altra faccia del caldo estremo, con eventi di violentissima portata come temporali e grandinate. Quello che stiamo vivendo non è un caos climatico, ma l’effetto tangibile e coerente del cambiamento climatico. Temperature estreme, piogge violente, frane, incendi: non sono anomalie, ma la nuova normalità.
Bardonecchia, esonda il Frejus: un morto e decine di evacuati
Il ricordo drammatico dell’alluvione di due anni fa è tornato ad aleggiare sulla comunità piemontese, mentre la sindaca Chiara Rossetti ha emesso un’ordinanza urgente ordinando ai cittadini di restare chiusi in casa. La situazione resta critica: la Sitaf ha chiuso gli svincoli della A32 per allagamenti e la Protezione Civile ha dichiarato la massima allerta.
“Esprimiamo cordoglio e vicinanza alla comunità – ha dichiarato il presidente della Liguria, Marco Bucci –. La nostra Protezione civile è pronta a intervenire”.
Almeno 10 persone sono state evacuate da un edificio e altre 4 recuperate dalle auto sommerse dal fango. Dalle 16 di ieri, dieci squadre dei vigili del fuoco – tra cui l’elicottero Drago – sono al lavoro per soccorrere i cittadini. Le condizioni meteorologiche rendono complicate le operazioni.
Il Comune ha dichiarato lo stato di emergenza e istituito una zona rossa lungo il torrente. È stato attivato anche un numero di emergenza dedicato (348-1398950) per segnalare situazioni di pericolo.
Il Palazzetto dello Sport di Bardonecchia è diventato punto di accoglienza per residenti e turisti. Decine di bambini dei centri estivi sono stati trasferiti lì in sicurezza. Una coppia con un bambino è stata salvata dai vigili del fuoco, mentre circa dieci persone risultano ancora isolate.
Per motivi di sicurezza, sono stati chiusi al traffico i ponti sul torrente Merdovine, oltre a numerose strade comunali e provinciali. Anche la statale 335 a Oulx è stata interdetta per allagamento. I tecnici dell’Anas stanno lavorando per ripristinare la circolazione.

Il presidente del Piemonte Alberto Cirio ha espresso il proprio cordoglio per la vittima di Bardonecchia, sottolineando come questi eventi non siano più rari:
“Ci troviamo sempre più spesso ad affrontare emergenze che una volta chiamavamo eccezionali”. L’assessore regionale alla Protezione civile Marco Gabusi ha ricordato i 54 interventi già avviati a Bardonecchia dopo l’alluvione del 2023, per un totale di oltre 5 milioni di euro.
Bomba d’acqua anche in Lombardia: chiuso il Passo dello Stelvio
Il maltempo ha colpito anche la Lombardia, dove una bomba d’acqua si è abbattuta sui comuni intorno a Valdisotto (Sondrio). Frane e smottamenti hanno chiuso la Strada Provinciale del Passo dello Stelvio. Persone evacuate anche nel comune di Tola. In azione squadre speciali dei vigili del fuoco da tutta la regione per fronteggiare l’emergenza.
Ondata di calore sull’Italia: 17 città da bollino rosso
Nel frattempo, sul fronte opposto dell’estremo climatico, l’Italia soffoca per le alte temperature. Il Ministero della Salute ha diramato per oggi, martedì 1 luglio 2025, un’allerta di livello 3 (bollino rosso) in 17 città: Ancona, Bologna, Bolzano, Brescia, Firenze, Frosinone, Genova, Latina, Milano, Palermo, Perugia, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Verona e Viterbo. Domani si aggiungerà Campobasso, portando il totale a 18.

Napoli passerà al livello giallo, mentre Venezia, oggi in giallo, tornerà arancione domani.
Lombardia: vietato lavorare all’aperto nelle ore più calde
In risposta all’ondata di calore, la Regione Lombardia ha deciso di vietare il lavoro all’aperto tra le 12.30 e le 16.00 per alcuni settori particolarmente esposti: edilizia, agricoltura, cave e florovivaismo. L’ordinanza entrerà in vigore da mercoledì 2 luglio fino al 15 settembre 2025, ma sarà applicata solo nei giorni in cui la mappa di rischio climatico (worklimate.it) segnalerà un livello “alto”.
“Priorità è la tutela dei lavoratori”, ha dichiarato il presidente Attilio Fontana. Il provvedimento richiama le linee guida nazionali per la protezione dal calore, già adottate dalla Conferenza delle Regioni.
L’Europa nella morsa del caldo record
Il caldo estremo non si ferma ai confini italiani. In Spagna e Portogallo si sono raggiunti i 46°C nel weekend: a El Granado in Andalusia e a Mora nel Portogallo centrale. Lisbona e altri sei distretti portoghesi sono in allerta massima.
In Germania si prevede un picco di quasi 38°C, mentre nel Regno Unito oggi si potrebbe registrare uno dei giorni più caldi di sempre, con punte di 34°C.
In Francia, quasi 200 scuole sono state chiuse o parzialmente chiuse a causa delle alte temperature. La ministra dell’Istruzione ha invitato i genitori, ove possibile, a tenere i figli a casa.
In Croazia divampano incendi, e anche i Balcani registrano numeri da record: 38,8°C a Sarajevo, 42°C a Skopje, temperatura massima di sempre a giugno in Slovenia.
Oms: “Caldo estremo è una crisi sanitaria, ma si può prevenire”
L’allarme arriva anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il direttore per l’Europa, Hans Kluge, ha lanciato un appello urgente:
“Le ondate di calore non sono più rare, sono più frequenti e pericolose. Il caldo uccide silenziosamente: colpisce anziani, bambini, persone fragili e lavoratori all’aperto. Ma possiamo prevenire gran parte degli effetti”.

L’Oms ha rilanciato la campagna #KeepCool, che invita tutti a seguire comportamenti salvavita durante le ondate di calore: idratarsi, evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore più calde, e prendersi cura dei soggetti vulnerabili.