Il Parlamento Europeo: "Il bagaglio a mano dev'essere gratuito e incluso nel prezzo del biglietto aereo"
In arrivo una riforma europea che impone alle compagnie aeree di includere il bagaglio a mano nel prezzo del biglietto

Il Parlamento Europeo si prepara a varare una riforma di grande impatto per tutti i viaggiatori: rendere il bagaglio a mano gratuito e incluso nel prezzo del biglietto aereo. Una proposta che promette di modificare radicalmente le politiche tariffarie delle compagnie aeree, soprattutto quelle low cost, e di rafforzare i diritti dei passeggeri su scala continentale.

La misura ha ricevuto l'approvazione della commissione Trasporti del Parlamento europeo e si appresta ad arrivare all’esame dell’Aula a luglio 2025. Il consenso trasversale tra i principali gruppi politici fa prevedere un voto favorevole senza ostacoli significativi. Tuttavia, il percorso per l'adozione definitiva è ancora lungo e prevede un negoziato con il Consiglio dell’Unione europea, che potrebbe richiedere diversi mesi.
Le novità: un bagaglio a mano gratuito e altre tutele per i viaggiatori
Cuore della riforma è l’obbligo, per tutte le compagnie aeree che operano nei cieli europei, di includere almeno un bagaglio a mano gratuito in ogni tariffa base. Ma non si tratta di una concessione illimitata: la norma specifica che il bagaglio dovrà rispettare criteri ben precisi. In particolare:
- Peso massimo consentito: 7 chilogrammi
- Dimensioni totali massime: 100 centimetri (la somma di altezza, larghezza e profondità)
- Ad esempio, una valigia che misura 50x30x20 cm (totale: 100 cm) rientrerebbe nei limiti imposti dalla legge.
Queste dimensioni risultano più contenute rispetto ai classici trolley da cabina (che spesso arrivano a 115-120 cm), ma superiori al “piccolo effetto personale” attualmente incluso gratuitamente da molte compagnie low cost. Di fatto, rappresentano un compromesso che garantisce a ogni viaggiatore lo spazio minimo per trasportare un bagaglio dignitoso, senza dover affrontare costi aggiuntivi.
Ma la riforma non si ferma al solo bagaglio a mano. Il pacchetto di misure comprende anche:
- Rimborsi più rapidi e consistenti in caso di voli con ritardi superiori a quattro ore, grazie a procedure semplificate
- Maggiori tutele per chi perde una coincidenza, anche quando i voli sono operati da compagnie diverse
- Obbligo di sedere accanto a un adulto per i minori di 12 anni, senza costi aggiuntivi per la prenotazione dei posti
- Rafforzamento complessivo dei diritti del passeggero, anche nei confronti delle agenzie e dei siti di prenotazione
Le resistenze delle compagnie aeree: il fronte del “no”
Non tutte le parti in causa vedono di buon occhio questa riforma. Le principali opposizioni arrivano dalle compagnie aeree a basso costo, che da anni costruiscono i propri margini di profitto sulla vendita separata di servizi accessori. Fra questi, il bagaglio a mano rappresenta una delle principali fonti di guadagno.

Secondo Aicalf (Associazione Italiana Compagnie Aeree Low Fare), che rappresenta tra gli altri vettori come Ryanair, EasyJet e Volotea, l’obbligo di includere gratuitamente il bagaglio a mano costringerà le compagnie ad alzare i prezzi dei biglietti per compensare le mancate entrate. Si stima che le entrate derivanti dai bagagli a mano a pagamento generino circa 10 miliardi di euro l’anno per il settore.
Il rischio paventato è la scomparsa del biglietto “base” ultra economico, senza servizi, che ha reso accessibile il volo a milioni di persone. In sostanza, le compagnie potrebbero semplicemente “spalmare” il costo del bagaglio gratuito su tutti i biglietti, annullando di fatto l’effetto positivo per chi viaggia leggero.
Cosa succede ora: i prossimi passaggi della riforma
L’approvazione della proposta in commissione Trasporti è solo il primo passo. A luglio, il testo verrà esaminato e quasi certamente approvato dal Parlamento europeo in sessione plenaria. Ma per diventare legge, la norma dovrà poi essere concordata con il Consiglio dell’Unione europea, che rappresenta i governi nazionali dei 27 Stati membri.
Il 5 giugno, anche il Consiglio ha definito una propria posizione sulla questione. A questo punto, si aprirà la fase del “trilogo”, ovvero il negoziato tra Parlamento, Consiglio e Commissione europea per trovare un testo condiviso. Questo passaggio può richiedere mesi, a seconda della complessità delle trattative e delle resistenze nazionali o settoriali.
Solo una volta raggiunto un accordo definitivo tra le istituzioni europee, la riforma entrerà in vigore. Fino ad allora, le attuali regole rimarranno in vigore e le compagnie potranno continuare a imporre tariffe extra per i bagagli a mano.
E' evidente che la riforma, tuttavia, dovrà trovare un equilibrio tra i diritti dei passeggeri e la sostenibilità economica delle compagnie aeree. Se da un lato garantisce maggiori tutele, dall’altro apre scenari di rincaro generalizzato delle tariffe.