TREGUA LONTANA

Gaza: raggiunti 56500 morti dall'inizio del conflitto (85nelle ultime 24 ore)

Le forze israeliane hanno intensificato gli attacchi nelle ultime ore, colpendo obiettivi a Gaza City e in altre zone densamente popolate

Gaza: raggiunti 56500 morti dall'inizio del conflitto (85nelle ultime 24 ore)
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La Striscia di Gaza continua a essere devastata da incessanti bombardamenti israeliani. Secondo l’ultimo bilancio fornito dal Ministero della Salute di Gaza, almeno 56.500 palestinesi sono stati uccisi e 133.419 feriti dal 7 ottobre 2023, data dell’attacco di Hamas in Israele che ha dato inizio all’attuale fase del conflitto (e che fece 1200 vittime).

Solo nelle ultime 24 ore, si contano 85 vittime e 365 feriti, con un numero imprecisato di persone ancora intrappolate sotto le macerie o disperse nelle strade.

Israele intensifica gli attacchi

Le forze israeliane hanno intensificato gli attacchi nelle ultime ore, colpendo obiettivi a Gaza City e in altre zone densamente popolate. Secondo quanto riportato dal personale medico dell’ospedale Shifa, 12 persone sono state uccise vicino allo Stadio Palestinese, dove erano accampati numerosi sfollati, e otto all’interno di un condominio residenziale. Altri 20 corpi sono stati trasportati all’ospedale Nasser.

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Una scena straziante si è consumata anche nei pressi di una scuola, dove un attacco ha colpito tende di sfollati, provocando almeno sei morti. Testimoni oculari raccontano di bambini estratti dalle macerie, mentre i sopravvissuti descrivono un’esplosione improvvisa nel cuore della notte. “Siamo sepolti vivi e morti. Ho tirato fuori i miei figli dalle macerie”, ha detto Ziad Alian, uno dei padri coinvolti.

Secondo il Comitato Internazionale della Croce Rossa, almeno 66 bambini sono già morti per malnutrizione durante il conflitto. Le condizioni umanitarie nella Striscia restano critiche, con ambulanze e squadre di soccorso spesso impossibilitate a raggiungere i feriti o recuperare i corpi a causa dei bombardamenti continui.

La tregua ancora non arriva

Sul fronte diplomatico, il presidente statunitense Donald Trump ha rilanciato oggi un appello per il cessate il fuoco: “Fate l'accordo a Gaza, riportate a casa gli ostaggi”, ha scritto su Truth Social. Ma da parte di Hamas, attraverso un alto funzionario, Mahmoud Mardawi, arriva l'accusa che Benjamin Netanyahu stia proponendo condizioni inaccettabili che rendono impossibile un'intesa. Secondo Mardawi, Israele rifiuta un rilascio simultaneo di tutti gli ostaggi, puntando invece su scambi parziali.

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Intanto, in Israele riprendono dopo due settimane le manifestazioni per la liberazione degli ostaggi e contro la prosecuzione della guerra. Cortei sono previsti in tutto il Paese, con le famiglie dei prigionieri che torneranno in piazza, da Tel Aviv a Gerusalemme, per chiedere un accordo immediato. A Tel Aviv, davanti alla sede del partito Likud, è attesa anche una protesta silenziosa con immagini di bambini palestinesi uccisi.

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