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Trump gela Musk: "In futuro non solo auto elettriche"

E annuncia anche di aver trovato un compratore per TikTok

Trump gela Musk: "In futuro non solo auto elettriche"
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Donald Trump torna a dettare l’agenda politica e mediatica degli Stati Uniti e lo fa con una doppia offensiva: da un lato attacca la mobilità elettrica e gela Elon Musk, dall’altro annuncia di aver trovato un compratore per TikTok.

"Abbiamo un acquirente per TikTok, un gruppo di persone molto ricche", ha dichiarato il presidente americano in un’intervista a Fox News, aggiungendo che rivelerà i dettagli "tra circa due settimane".

Ma la vera bomba è arrivata dal Senato, dove si avvia verso l’approvazione finale il controverso “Big Beautiful Bill”, la riforma fiscale voluta da Trump che rappresenta un netto cambio di rotta rispetto all’era Biden, soprattutto sul fronte ambientale e tecnologico.

Tagli fiscali e spesa pubblica ridotta

La legge, già approvata dalla Camera a maggio, punta a prorogare i tagli fiscali del 2017 per un valore complessivo di 2.700 miliardi di dollari, riducendo al contempo drasticamente la spesa pubblica in settori chiave come sanità, assistenza alimentare e soprattutto transizione ecologica.

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Tra i tagli più discussi, la cancellazione dei crediti d’imposta fino a 7.500 dollari per l’acquisto di veicoli elettrici, ibridi plug-in e a idrogeno, che verrebbero eliminati progressivamente tra il 2025 e il 2026. Inoltre, la legge prevede:

  • l’abrogazione delle norme sulle emissioni dei veicoli;
  • una tassa annuale di 250 dollari per i proprietari di veicoli elettrici;
  • la disattivazione delle stazioni di ricarica pubbliche installate dal GSA;
  • la vendita dei veicoli elettrici del servizio postale, acquistati con 1,5 miliardi di dollari di fondi pubblici.

Come se non bastasse, Trump ha anche deciso di bloccare i fondi del programma NEVI (National Electric Vehicle Infrastructure), pari a 5 miliardi di dollari, già assegnati a 14 Stati tra cui California, New York, Illinois e Washington grazie all’Inflation Reduction Act firmato da Joe Biden. Una misura che ha spinto alcuni Stati, come lo Stato di Washington, a fare ricorso in tribunale. Il giudice distrettuale di Seattle, Tana Lin, ha accolto temporaneamente la richiesta, giudicando il blocco "illegale", ma la recente sentenza della Corte Suprema, che limita il potere delle Corti federali di intervenire sull’operato del governo, rende incerto l’esito finale.

Musk: "Riforma folle e distruttiva"

A infiammare ulteriormente il dibattito è intervenuto Elon Musk, che ha definito la riforma "completamente folle e distruttiva", accusando Trump di "sovvenzionare le industrie del passato danneggiando quelle del futuro". Musk ha avvertito che la cancellazione degli incentivi "distruggerà milioni di posti di lavoro in America e causerà un immenso danno strategico al Paese".

Il fondatore di Tesla, solo poche settimane fa protagonista di una parziale distensione con il presidente Usa, è tornato all’attacco anche sui social, invitando i suoi follower su X a mobilitarsi contro il provvedimento con un appello diventato virale: “Kill the Bill”.

Trump, da parte sua, ha liquidato le critiche come interessate: "Musk è arrabbiato solo perché perdiamo tempo con le auto elettriche", avrebbe detto dietro le quinte.

Secondo le stime di Standard & Poor, il mercato auto negli Stati Uniti è già in rallentamento: a giugno si stimano 1,27 milioni di unità vendute, contro gli 1,46 milioni di maggio, con una quota di auto elettriche al 7%, in calo rispetto al picco del 9% raggiunto a dicembre, poco dopo la vittoria elettorale di Trump.

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