Meritocrazia Italia chiede al Ministro Tajani un piano di accoglienza dei bambini palestinesi orfani
Le organizzazioni internazionali riportano quotidianamente dati allarmanti sul livello di malnutrizione e sulle condizioni di vita

In un momento storico segnato da profonda instabilità e crisi umanitaria in Medio Oriente, e in particolare nella Striscia di Gaza, Meritocrazia Italia esprime forte preoccupazione per il drammatico peggioramento delle condizioni igienico-sanitarie e nutrizionali della popolazione civile, con particolare riferimento ai più piccoli.
Richiesta di Meritocrazia Italia al Ministro Tajani
Le organizzazioni internazionali riportano quotidianamente dati allarmanti sul livello di malnutrizione e sulle condizioni di vita dei bambini palestinesi, in particolare degli orfani in tenera età (0-6 anni), spesso privi di ogni forma di protezione e assistenza.
Di fronte a una tragedia umanitaria di tale portata, non è più tempo di restare spettatori. Meritocrazia Italia chiede al Ministero Tajani di attivarsi con urgenza presso le competenti autorità e Istituzioni sovranazionali per facilitare l’ingresso temporaneo in Italia dei bambini palestinesi orfani, nella fascia d’età 0-6 anni, al fine di garantire loro protezione, cure mediche, vitto, alloggio e un contesto familiare dignitoso.
Accoglienza per i bambini palestinesi orfani
L’ospitalità potrà essere affidata, in forma temporanea e monitorata, a famiglie italiane che diano disponibilità ad accogliere i minori, come già avvenne in passato con successo in occasione della tragedia di Chernobyl, quando migliaia di bambini ucraini trovarono sostegno e calore presso nuclei familiari del nostro Paese.
L’Italia ha una tradizione umanitaria forte, radicata nella solidarietà e nella difesa dei più fragili. È giunto il momento di rinnovare questo impegno morale e civile, traducendolo in azioni concrete e immediate a vantaggio dei più deboli ed indifesi.
Meritocrazia Italia si rende disponibile a collaborare con le Istituzioni e le realtà del terzo settore per definire un piano di accoglienza strutturato e rispettoso dei diritti dei minori, in coerenza con i principi sanciti dalla Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia. La tutela dell’infanzia non conosce confini né bandiere. Di fronte al dolore dei più piccoli, l’Umanità deve saper rispondere con coraggio, responsabilità e compassione.