Attacco russo senza precedenti, 537 droni e missili lanciati in una sola notte: morto pilota ucraino
Tra le aree colpite figurano Kiev, Leopoli, Zaporizhzhia e Smila. Il Cremlino ha risposto alle richieste occidentali di nuove sanzioni con parole dure

La Russia ha sferrato il più massiccio attacco aereo dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina, colpendo il Paese con un’ondata record di 537 tra droni e missili. Lo ha riferito l’Aeronautica ucraina, definendo l’operazione russa come un "attacco combinato su larga scala" che ha coinvolto anche bombardieri strategici Tu-95MS e caccia MiG-31K.
For the past 7 hours, Russia commited the largest ever missile and drone attack of the war all across Ukraine, launched from ships, land, submarines, bomber aircraft.
Over 450 Shahed drones, Kh-101/Kh-55 cruise missiles, 3M14 Kalibr cruise missiles, Kh-47M2 Kinzhal hypersonic… pic.twitter.com/wuuyXZ1Qqf
— Jay in Kyiv (@JayinKyiv) June 29, 2025
Secondo il comunicato ufficiale, nella notte sono stati lanciati:
- 477 droni, la maggior parte dei quali Shahed di fabbricazione russo-iraniana (211 abbattuti, 225 scomparsi dai radar),
- 4 missili ipersonici Kh-47M2 Kinzhal,
- 7 missili balistici Iskander-M/KN-23 (1 abbattuto),
- 41 missili da crociera Kh-101/Iskander-K (33 abbattuti, 1 scomparso),
- 5 missili Kalibr (4 abbattuti),
- 3 missili S-300.
Tra le aree colpite figurano Kiev, Leopoli, Zaporizhzhia e Smila. In quest’ultima località un edificio residenziale è stato danneggiato e un bambino è rimasto ferito.
Abbattuto un caccia F-16, morto un pilota ucraino
Durante l’offensiva, l’Ucraina ha perso un altro caccia F-16, abbattuto mentre respingeva l’attacco. Il pilota, Maksym Ustymenko, ha distrutto sette bersagli aerei prima che il suo velivolo fosse danneggiato.
Nonostante abbia allontanato l’aereo da un centro abitato, non ha avuto il tempo di eiettarsi. È la terza perdita di un F-16 dall’inizio del conflitto. Zelensky ha espresso cordoglio per la morte del pilota e ordinato un’indagine sulle circostanze dell’incidente.
Almost all night long, air raid alerts sounded across Ukraine — 477 drones were in our skies, most of them Russian-Iranian Shaheds, along with 60 missiles of various types. The Russians were targeting everything that sustains life. A residential building in Smila was also hit,… pic.twitter.com/1ExZhYAMBg
— Volodymyr Zelenskyy / Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) June 29, 2025
Sul fronte diplomatico, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rinnovato l’appello alla comunità internazionale:
“Putin ha deciso di continuare la guerra, ignorando gli appelli mondiali alla pace. L’Ucraina ha bisogno di rafforzare la propria difesa aerea, in particolare con sistemi statunitensi, per proteggere le vite umane”.
Il Cremlino, dal canto suo, ha risposto alle richieste occidentali di nuove sanzioni con parole dure. Il portavoce Dmitry Peskov ha dichiarato:
“Spingere la Russia al tavolo dei negoziati con la pressione o la forza è impossibile. Più gravi saranno le sanzioni, più dura sarà la risposta di Mosca. È un’arma a doppio taglio”.

In un contesto diplomatico segnato dalla tensione, il direttore del Servizio di Intelligence Estero russo, Sergei Naryshkin, ha confermato di aver parlato telefonicamente con il direttore della CIA, John Ratcliffe. I due si sono detti disponibili a mantenere contatti aperti per discutere “questioni di interesse reciproco”.
Il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, ha accusato l’Occidente di voler “infliggere una sconfitta strategica alla Russia usando il regime di Kiev come ariete”, ribadendo che “non ci riuscirà”.