"ALLARMISMO INUTILE"

I petrolieri giurano: "Nessuna speculazione sui prezzi dei carburanti. Anzi, rialzi contenuti"

"Nonostante gli aumenti oggi i prezzi medi al consumo della benzina sono i più bassi da ottobre 2022", ha spiegato Gianni Murano

I petrolieri giurano: "Nessuna speculazione sui prezzi dei carburanti. Anzi, rialzi contenuti"
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Appena scoppiata la guerra fra Israele e Iran alle pompe di benzina le cifre sono schizzate. Impennate fino a 7 centesimi in un amen, quando ancora nessuna ripercussione reale avrebbe potuto ricadere sui prezzi dei carburanti. La paura fa novanta, si sa, ma quella circa un'ipotetica chiusura dello stretto di Hormuz, crocevia del greggio mondiale - poi effettivamente mai stata a rischio - non poteva bastare a giustificare fluttuazioni al dettaglio che infatti sono finite anche sotto la lente del Governo.

Eppure secondo i petrolieri:

"Nessuna speculazione sui carburanti, anzi, il settore ha risposto con puntualità e in misura più contenuta agli aumenti delle quotazioni internazionali".

È quanto ha dichiarato Gianni Murano, presidente di UNEM (Unione Energie per la Mobilità), al termine della riunione della Commissione di allerta rapida sui prezzi convocata oggi presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit).

Durante l’incontro sono stati presentati i dati sull’andamento dei prezzi di benzina e gasolio, che – secondo Murano – dimostrano chiaramente la correttezza del comportamento degli operatori.

"In un contesto di forti oscillazioni internazionali, è fisiologico un leggero ritardo nei tempi di adeguamento tra i diversi operatori – ha spiegato – ma non si può parlare di speculazione".

Murano: "Prezzi più bassi rispetto da ottobre 2022"

Murano ha sottolineato che dalla fine di maggio si è entrati in una fase di mercato decisamente rialzista, confermata anche nei giorni più recenti. In particolare, nel momento di massima ascesa delle quotazioni internazionali, si sono registrati aumenti superiori a 7 centesimi al litro per la benzina e quasi 17 centesimi per il gasolio. Tuttavia, ha evidenziato, gli aumenti effettivamente applicati ai prezzi industriali (al netto delle imposte) sono stati inferiori alla metà di tali valori.

"Nonostante gli aumenti – ha aggiunto – oggi i prezzi medi al consumo della benzina sono i più bassi da ottobre 2022, mentre per il gasolio bisogna risalire fino a ottobre 2021".

Gianni Murano

Il presidente di UNEM ha anche illustrato i dati mensili, considerati più rappresentativi delle tendenze rispetto ai valori giornalieri. A maggio, i prezzi al netto delle tasse sono diminuiti di 2,2 centesimi al litro per la benzina, a fronte di un aumento di 0,5 centesimi sui mercati internazionali. Per il gasolio, il calo è stato di circa 4 centesimi, mentre le quotazioni internazionali registravano un ribasso di appena 1,1 centesimi.

A giugno, invece, il trend si è invertito: la benzina è salita in media di 1,4 centesimi/litro, mentre le quotazioni internazionali sono aumentate di 2,5 centesimi. Per il gasolio, l’aumento al consumo è stato di soli 0,5 centesimi, contro i quasi 5 centesimi di incremento sulle piazze internazionali.

"Ringrazio il Mimit per la riunione – ha concluso Murano – perché attraverso una dettagliata analisi è stato possibile chiarire che non c’è alcuna speculazione in atto. Alimentare polemiche infondate in un momento delicato per i mercati internazionali rischia di generare solo allarmismo inutile".

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