Mattarella ricorda il senatore Spadolini nel centenario della sua nascita: "Figura significativa della storia repubblicana"
La cerimonia si è svolta a Palazzo Giustiniani. Spadolini guidò il primo governo non democristiano della Repubblica
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Si è svolta oggi a Palazzo Giustiniani la cerimonia commemorativa per il centenario della nascita del Senatore Giovanni Spadolini, figura centrale della storia repubblicana italiana. Alla commemorazione ha partecipato il Presidente della Repubblica, SergioMattarella, che ha voluto rendere omaggio all'uomo di cultura e di Stato, ricordandone l’ampio contributo al consolidamento delle istituzioni democratiche e al progresso civile del Paese.
Ad aprire la cerimonia, moderata da GiorgioGiovannetti, Capo di gabinetto dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, sono stati i saluti del Presidente del Senato, IgnazioLaRussa. Sono intervenuti poi il giornalista Stefano Folli, GianniLetta, Presidente dell’Accademia Nazionale di Arte Drammatica “Silvio d’Amico”, e CosimoCeccuti, Presidente della Fondazione Spadolini Nuova Antologia.
Le parole di Mattarella
Nel suo messaggio, il Capo dello Stato ha ricordato Spadolini come “una figura significativa della storia repubblicana”, lodandone l’impegno intellettuale come docente di Storia contemporanea all’Università di Firenze, la sua attività giornalistica, culminata nella direzione del Corriere della Sera, e il suo apporto al consolidamento della democrazia.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della cerimonia commemorativa del Sen. Giovanni Spadolini nel centenario della nascita (foto di Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)
"A cento anni dalla nascita, desidero rendere omaggio a una figura significativa della storia repubblicana, Giovanni Spadolini, che con il suo impegno intellettuale di ricerca nella sua qualità di docente di Storia contemporanea all’Università di Firenze, la sua azione di giornalista - fu, tra l’altro, direttore del Corriere della Sera - la sua sensibilità e dedizione, ha fortemente concorso al consolidamento delle istituzioni e al progresso della società e della politica italiana".
"Spadolini ha saputo coniugare l’esercizio di incarichi pubblici - fu Senatore a vita per meriti in campo scientifico, letterario e sociale - con l’attenzione allo sviluppo culturale, sociale e istituzionale del Paese, sollecitando meditate riflessioni sui percorsi di ammodernamento del nostro ordinamento democratico, sul dialogo fra le forze politiche, sul sistema dei rapporti internazionali. Ministro per i beni culturali, Presidente del Consiglio dei Ministri, Ministro della Difesa e, infine, Presidente del Senato, fu protagonista di scelte importanti che hanno arricchito la vita democratica italiana".
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Cosimo Ceccuti, Presidente della Fondazione Spadolini Nuova Antologia (foto di Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)
"A Spadolini si deve l’immenso lascito culturale ancora oggi fruibile attraverso l’attività della Fondazione Nuova Antologia, da lui istituita nel 1980, che mantiene vivo l’impegno che lo statista ha profuso nella promozione della cultura. Alla sua memoria si rivolge la riconoscenza della Repubblica".
Chi era Giovanni Spadolini
Nato a Firenze il 21 giugno 1925, Giovanni Spadolini fu un uomo di cultura, storico, giornalista, politico e infine statista. Dopo la laurea in giurisprudenza nel 1947, intraprese la carriera giornalistica, diventando direttore del Resto del Carlino dal 1955 al 1968 e del Corriere della Sera negli anni cruciali dal 1968 al 1972, segnati da contestazioni e terrorismo.
Nel 1972 entrò in Senato come indipendente nelle file del Partito Repubblicano Italiano. La sua consacrazione politica arrivò nel 1981, quando fu chiamato dal Presidente Sandro Pertini a guidare il primo governo non democristiano della Repubblica. I suoi due governi affrontarono con determinazione il terrorismo, la crisi economica, la corruzione e posero le basi per il rilancio delle relazioni internazionali dell’Italia in chiave atlantica ed europeista.
Giovanni Spadolini
Dal 1983 al 1986 fu ministro della Difesa nei governi Craxi e, nel 1987, venne eletto Presidente del Senato, ruolo che mantenne fino al 1994. Nel 1991 fu nominato senatore a vita dal Presidente della RepubblicaFrancescoCossiga per i suoi alti meriti culturali.
Spadolini fu tra i primi a percepire la crisi dei partiti tradizionali, promuovendo un realismoriformatore espresso già nel “decalogo” del 1982 per la modernizzazione dello Stato. Propose riforme dei ministeri, della legge elettorale e del sistema dei referendum, promuovendo un approccio graduale e concreto ai cambiamentiistituzionali. Morì il 4 agosto 1994, pochi mesi dopo aver concluso il suo mandato parlamentare.