QUATTRO ARRESTI

Francia sotto shock per il fenomeno del “needle spiking”: almeno 145 vittime durante la Festa della Musica

La maggior parte delle persone punte sono donne. Secondo le autorità, il fenomeno potrebbe essere stato alimentato da una campagna social virale

Francia sotto shock per il fenomeno del “needle spiking”: almeno 145 vittime durante la Festa della Musica
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Durante l’ultima edizione della Fête de la Musique, tradizionale manifestazione popolare che si svolge ogni 21 giugno in tutta la Francia per celebrare il solstizio d’estate, il Paese è stato scosso da un’ondata di aggressioni con siringhe che ha colpito almeno 145 persone, in gran parte donne. I casi sarebbero avvenuti nella notte tra sabato 21 e domenica 22 giugno, in un contesto di grande affollamento e temperature torride, con milioni di cittadini scesi in strada per assistere ai concerti gratuiti.

Casi in tutta la Francia: quattro arresti

Il ministero dell’Interno francese ha riferito che le punture sono avvenute in tutto il territorio nazionale, ma con particolare intensità ad Angoulême, dove sono stati arrestati quattro uomini sospettati di aver aggredito circa 50 persone, e a Parigi, dove si contano 13 casi. Altri episodi sono stati segnalati a Rouen, Abbeville, e in numerose altre città. Complessivamente, 12 persone sono state arrestate, tutte di sesso maschile e di età compresa tra i 19 e i 35 anni.

Le vittime hanno denunciato di essere state punte in varie parti del corpo — gambe, braccia, collo — e molte di loro hanno accusato vertigini, nausea e malori, tanto da essere trasportate in ospedale per esami tossicologici. Tuttavia, al momento nessuna sostanza è stata individuata con certezza. Le indagini si concentrano sulla possibile somministrazione di sostanze sedative come il GBL o il GHB, conosciute come droghe dello stupro, ma la loro rapida metabolizzazione le rende difficili da rilevare se i test non vengono effettuati nell’immediato.

Altre ipotesi includono l’uso di insulina o adrenalina, sostanze già naturalmente presenti nell’organismo e dunque più complesse da identificare nei test. Non si esclude infine che in molti casi non sia stato iniettato nulla e che i sintomi possano essere stati causati da effetti psicosomatici, scatenati dalla paura o dalla suggestione.

Secondo le autorità, il fenomeno potrebbe essere stato alimentato da una campagna social virale, che invitava esplicitamente a “pungere le donne” durante la festa. I media francesi parlano di un episodio “senza precedenti”, che ha gettato nell’angoscia migliaia di giovani, soprattutto ragazze, in un contesto già reso teso dall’alto livello di allerta terroristica.

Nel corso della notte tra il 21 e il 22 giugno, oltre alle aggressioni con siringhe, si sono infatti registrati anche altri episodi di violenza: 14 partecipanti sono rimasti feriti gravemente, 13 poliziotti sono stati contusi, 51 auto sono state incendiate, e sono scoppiati 39 roghi. A Parigi, dove l’affluenza è stata eccezionale, la situazione ha richiesto l’intervento di rinforzi della polizia per evitare movimenti di folla potenzialmente pericolosi.

Episodi simili anche in Italia: i tre casi di Pisa

Il fenomeno del needle spiking non si limita però soltanto alla Francia. È stato segnalato per la prima volta nel 2021, nel Regno Unito e in Irlanda e la trama è sempre la stessa: le vittime, spesso giovani donne, denunciano di essere state sottoposte a iniezioni, di solito in un ambiente affollato come una discoteca o un concerto. Dopo la puntura, i sintomi avvertiti sono capogiri o nausea, e, in generale, uno stato confusionale senza gravi conseguenze.

Il sospettato dei casi di Pisa ripreso da una telecamera

Anche in Italia sono emersi episodi simili, in particolare nella città di Pisa, in Toscana, dove sono stati almeno tre i casi segnalati nell’ultimo anno. Il primo episodio risale al settembre 2024, avvenuto sul lungarno Buozzi. Una donna riferì di essere stata punta con una siringa da uno sconosciuto. A breve distanza fu una studentessa ad essere punta da un uomo incappucciato mentre si trovava da sola sul cavalcavia di San Giusto. Poco prima, un’altra giovane aveva denunciato un’aggressione simile in viale Bonaini.

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