Trump sui social: "Make Iran great again". E parla anche di "Attacchi monumentali" e cambio di regime
In realtà l'effettiva efficacia dei raid statunitensi si potrà verificare soltanto tra giorni

Il giorno dopo i bombardamenti è quello delle rivendicazioni. Anche se gli esperti stimano che non ci siano state radiazioni e che la portata dei raid Usa sui siti nucleari iraniani si potrà valutare soltanto tra giorni (se non settimane), Donald Trump - alle cui sparate oramai siamo abituati - parla senza mezzi termini di "attacchi monumentali".
E parla di un cambio di regime sotto l'acronimo Miga (Make Iran great again).
Iran, Trump: "Attacchi monumentali"
Trump sul suo social Truth ha fatto un primo bilancio, naturalmente trionfalistico, dell'operazione.
"Danni monumentali sono stati inflitti a tutti i siti nucleari in Iran, come mostrano le immagini satellitari. 'Obliterazione' è un termine appropriato! La struttura bianca mostrata è profondamente incastonata nella roccia, con persino il tetto ben al di sotto del livello del suolo e completamente schermato dalle fiamme. I danni maggiori si sono verificati molto sotto il livello del suolo. Centro perfetto!!!".
I dubbi sull'effettiva efficacia dell'attacco Usa rimangono. L'uranio, infatti, sarebbe stato spostato prima del raid dagli iraniani, che forse qualcosa lo sospettavano. Tanto che il vicepresidente J.D. Vance ha ammesso:
"Lavoreremo nelle prossime settimane per assicurarci di fare qualcosa con quel combustibile e questo è uno degli argomenti su cui parleremo con gli iraniani".
Si parla di quantità di uranio sufficienti a costruire una decina di atomiche. Ma, e questo è vero, l'attacco della notte tra sabato e domenica ha decisamente ridimensionato le attrezzature per trasformarlo in armi operative.
Teheran, da parte sua, sostiene che non ci siano state perdite radioattive, ma l’Aiea ha rilevato contaminazioni a Natanz e danni gravi ai laboratori di Esfahan. Fordow, centro nevralgico per l’arricchimento dell’uranio, desta particolare allarme per le scorte di U235 potenzialmente disperse.
Cambio di regime? No, anzi... Miga!
In principio fu Maga (Make America great again), poi Mega (coniato da Elon Musk per l'Europa), ora Miga, per l'Iran.
Anche sulle prospettive future per l'Iran, a Washington regna la confusione. Il segretario di Stato Marco Rubio ha confermato che non c'è volontà di cambiare il regime alla guida di Teheran.
Una versione condivisa dallo stesso Trump, per il tempo di... mezzo post. Sì, perché sempre su Truth il tycoon ha scritto:
"Non è politicamente corretto usare il termine cambio di regime, ma se l'attuale regime iraniano non è in grado di RENDERE L'IRAN DI NUOVO GRANDE, perché non dovrebbe esserci un cambio di regime??? MIGA!!!".