La diplomazia può essere anche culturale: un progetto italiano per la bombardata Odessa
Ministero della Cultura, Farnesina, AICS e ICCROM insieme per promuovere sviluppo sostenibile, formazione e tutela dei beni culturali, dall’Ucraina all’Africa

Il 20 giugno 2025, nelle sale del Collegio Romano a Roma, sono stati firmati due accordi di cooperazione culturale che coinvolgono il Ministero della Cultura, l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), l’Istituto Centrale per il Restauro (ICR) e l’ICCROM, il Centro Internazionale di Studi per la Conservazione ed il Restauro dei Beni Culturali.
Accordo tra AICS e ICR per progetti internazionali di restauro
Il primo accordo, una Convenzione tra AICS e ICR, è finalizzato allo sviluppo di iniziative internazionali congiunte nel campo del restauro e della valorizzazione del patrimonio culturale. Alla firma hanno partecipato il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, e il Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Edmondo Cirielli.
Secondo quanto dichiarato da Cirielli, l’intesa rientra nella strategia del Ministero degli Esteri di coinvolgere enti pubblici italiani nelle attività di cooperazione allo sviluppo. Fra i progetti già previsti: un intervento a favore della città ucraina di Odessa, con un finanziamento di 3 milioni di euro, e la creazione di un Centro per il restauro in Tunisia.
Il Direttore dell’AICS, Marco Riccardo Rusconi, ha definito l’accordo una forma di collaborazione istituzionale che unisce restauro e formazione, con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo economico e sociale dei Paesi partner.
Il Direttore dell’ICR, Luigi Oliva, ha ricordato il ruolo dell’istituto come ente specializzato nella conservazione del patrimonio culturale, attivo sia a livello nazionale che internazionale.
Nuova sede temporanea a Roma per l’ICCROM
Nel corso della stessa giornata è stato firmato un secondo accordo per l’assegnazione di una sede temporanea all’ICCROM, organizzazione intergovernativa con sede in Italia, specializzata nella promozione della conservazione del patrimonio culturale. La nuova sede sarà situata nel complesso di San Francesco a Ripa, a Roma, e permetterà la continuità delle attività dell’ente durante i lavori di ristrutturazione della sede originale.
Il Ministro Giuli ha confermato il sostegno del governo italiano alle attività dell’ICCROM, con particolare attenzione alla collaborazione nei progetti rivolti all’Africa e ai Paesi del Mediterraneo. Tra le iniziative in corso figura un progetto regionale per il rafforzamento delle competenze locali nella conservazione del patrimonio culturale africano, sostenuto con un finanziamento di 6 milioni di euro da parte della Cooperazione italiana.
La Direttrice Generale dell’ICCROM, Aruna Francesca Maria Gujral, ha ringraziato le istituzioni italiane per il supporto e ha evidenziato il valore dell’accordo per garantire la prosecuzione dei programmi in corso.
Cultura come strumento di cooperazione
Gli accordi firmati si inseriscono all’interno delle attività di diplomazia culturale promosse dall’Italia. L’obiettivo dichiarato è utilizzare la cultura come strumento di cooperazione internazionale, con interventi che integrano restauro, formazione e sviluppo delle competenze locali.
Le aree geografiche prioritarie, come emerso dalle dichiarazioni istituzionali, includono l’Ucraina, l’Africa e il Mediterraneo allargato. L’approccio prevede il coinvolgimento di istituzioni pubbliche italiane con esperienza specifica nel settore culturale, al fine di implementare progetti mirati nei territori partner.