La Cina accusa Trump: "Sul conflitto tra Israele e Iran getta benzina sul fuoco"
Il presidente Usa aveva invitato tutti a lasciare Teheran

La Cina ha lanciato un duro monito contro il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, accusandolo di alimentare l’escalation del conflitto tra Israele e Iran. Le dichiarazioni di Trump, che ha invitato i cittadini di Teheran a “evacuare immediatamente” la capitale iraniana e ha ribadito la sua opposizione a un Iran dotato di armi nucleari, hanno suscitato la reazione di Pechino.
Guo Jiakun: "Così si amplia il conflitto"
“Gettare benzina sul fuoco, minacciare ed esercitare pressioni non contribuirà ad alleggerire la situazione, ma intensificherà solo le contraddizioni e amplierà il conflitto”, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Guo Jiakun, durante una conferenza stampa quotidiana, secondo quanto riportato dal Global Times.
“L’escalation non è nell’interesse di nessuna delle parti”, ha aggiunto, esortando le nazioni con una forte influenza su Israele ad agire immediatamente per prevenire l’espansione del conflitto.
Le parole di Guo giungono in risposta a una serie di dichiarazioni pubblicate da Trump sul suo social Truth, in cui il presidente USA ha scritto:
“L’Iran avrebbe dovuto firmare l’accordo che gli avevo detto di firmare. Che vergogna, che spreco di vite umane. In poche parole, l’Iran non può avere un’arma nucleare. L’ho ripetuto più e più volte! Tutti dovrebbero evacuare immediatamente Teheran!”
Le conseguenze non si sono fatte attendere: dopo il messaggio, migliaia di cittadini iraniani hanno lasciato la capitale, contribuendo a un esodo caotico verso le zone occidentali del Paese e il Mar Caspio. Il centro di Teheran appare oggi deserto, con traffico paralizzato e lunghe code ai distributori. Nonostante l’apparente calma dichiarata dalle autorità locali, la popolazione mostra segni di panico crescente.
Trump tenta la via diplomatica, la Cina invita alla prudenza
Secondo la CNN, Trump avrebbe ordinato al suo staff di stabilire un contatto immediato con funzionari iraniani, cercando di verificare la volontà di Teheran di percorrere la via diplomatica. Un funzionario statunitense ha affermato che, pur non essendoci ancora un accordo formale, sia Israele che l’Iran si stanno muovendo “nella giusta direzione”.
Ciononostante, l'amministrazione Trump non prevede che Israele rallenti la sua offensiva contro l’Iran.
“Israele e gli Stati Uniti vogliono una fine reale alla questione nucleare iraniana, ovvero che l’Iran rinunci completamente alle armi nucleari”, ha riferito Trump CBS News. “Lo scoprirete nei prossimi due giorni. Nessuno ha rallentato finora”, ha affermato Trump in un’intervista all’emittente americana.

La Cina, dal canto suo, invita alla prudenza.
“Alimentare il fuoco, versare benzina, fare minacce e aumentare la pressione non aiuterà a promuovere la de-escalation della situazione”, ha ribadito Guo Jiakun, sottolineando come la stabilità regionale debba essere una priorità globale.
Pechino chiede un'azione responsabile, soprattutto da parte di chi ha maggiore influenza sulle parti in causa.
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