Netanyahu: "Uccidere Khamenei metterebbe fine alla guerra"
Nella notte eliminato capo di stato maggiore iraniano Ali Shadmani
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La guerra tra Israele e Iran è entrata nel suo quinto giorno e la de-escalation sembra sempre più lontana. E mentre Netanyahu paventa l'ipotesi di uccidere la guida suprema Khamenei, un raid israeliano ha eliminato il capo di stato maggiore iraniano Ali Shadmani.
"Uccidere Khamenei metterebbe fine alla guerra"
Piovono bombe su Teheran, il caos si diffonde tra gli ayatollah e fanno scalpore le parole del premier israeliano Benjamin Netanyahu in un’intervista alla ABC News.
“Uccidere Khamenei porrebbe fine alla guerra”, ha dichiarato il leader di Tel Aviv in una dichiarazione quantomeno controversa.
Benjamin Netanyahu
Netanyahu ha affermato con freddezza che l’eliminazione della guida suprema non provocherebbe un’escalation. Parole che suonano come una minaccia sconsiderata e pericolosa.
Eliminato il capo di stato maggiore
L’intervento arriva mentre Israele rivendica il controllo totale dei cieli sopra Teheran, consentendo alle forze di difesa israeliane (IDF) di colpire con precisione nella capitale iraniana.
Nel cuore della notte, un attacco mirato ha colpito un quartier generale militare, uccidendo Ali Shadmani, già comandante dei Pasdaran e dell’esercito regolare.
Ali Shadmani
Shadmani aveva assunto il comando delle forze armate solo pochi giorni fa, dopo la morte del generale Alam Ali Rashid, anch’egli ucciso in un precedente attacco israeliano. Secondo fonti israeliane, Shadmani era al centro della macchina militare iraniana, braccio destro di Khamenei e simbolo dell’apparato repressivo.
Nascosti nei bunker, l'ipotesi della fuga
Nel frattempo, l’ayatollah più conosciuto si troverebbe rintanato in un bunker nel nord-est di Teheran, insieme alla sua famiglia, secondo quanto riportato da Iran International.
Le informazioni trapelate descrivono un clima di panico tra i vertici della Repubblica Islamica. Fonti diplomatiche riferiscono che la Russia avrebbe offerto un corridoio sicuro di evacuazione ad alti funzionari iraniani come Hejazi, vice capo di gabinetto di Khamenei.
Hejazi starebbe negoziando direttamente con funzionari russi per garantire una via di fuga per sé e la propria famiglia. Secondo Netanyahu, “gli iraniani stanno facendo le valigie”.
Parole che rivelano un sentimento di fiducia, forse eccessivo, nel crollo imminente della catena di comando iraniana.