LA POLEMICA

Trump lascia in anticipo il G7: "Non c'entra il cessate il fuoco, Macron dice il falso per farsi pubblicità"

Annullato il previsto incontro con Zelensky, sale la tensione con l'Ucraina

Trump lascia in anticipo il G7: "Non c'entra il cessate il fuoco, Macron dice il falso per farsi pubblicità"
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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha lasciato con un giorno di anticipo il vertice del G7 in corso a Kananaskis, in Canada, suscitando polemiche e interrogativi tra gli altri leader mondiali. La Casa Bianca ha motivato la decisione con la necessità per il presidente di "occuparsi di questioni molto importanti", in particolare riguardanti l’escalation militare tra Israele e Iran.

Trump lascia il G7 "per questioni molto importanti"

Il tycoon ha partecipato nella notte italiana alla cena dedicata ai temi geopolitici, dove si è discusso proprio del conflitto in Medio Oriente, dell’Ucraina e delle tensioni nell’Indo-Pacifico. Poco dopo ha annunciato il suo rientro a Washington, ordinando al team per la sicurezza nazionale di riunirsi nella Situation Room e al contempo avviando contatti per un possibile incontro con funzionari iraniani, con l’obiettivo di valutare la disponibilità di Teheran a una soluzione diplomatica.

Tuttavia, Donald Trump ha tenuto a precisare pubblicamente che la sua partenza non è legata agli sforzi per un cessate il fuoco. In un post sul suo social network Truth, il presidente ha attaccato frontalmente il collega francese Emmanuel Macron:

"Il presidente francese Emmanuel Macron, per farsi pubblicità, ha erroneamente affermato che ho lasciato il vertice del G7 in Canada per tornare a Washington e lavorare a un 'cessate il fuoco' tra Israele e Iran. Falso!".

Ha poi rincarato la dose: "Macron non ha idea del perché io sia ora in viaggio per Washington, ma di certo non ha nulla a che fare con un cessate il fuoco. È molto più grande di questo. Che lo voglia o no, Emmanuel non lo capisce mai".

Parole che arrivano in un momento di forte tensione internazionale. Trump, sempre via social, ha anche lanciato un allarme quantomeno discutibile: "Tutti dovrebbero evacuare immediatamente Teheran!", una dichiarazione definita dai più irrealistica, considerato che la capitale iraniana ospita quasi dieci milioni di abitanti.

Firmata la dichiarazione congiunta

Nonostante le posizioni iniziali, e dopo pressioni diplomatiche interne al vertice, Trump si è infine convinto a firmare una dichiarazione congiunta sui recenti sviluppi tra Israele e Iran. Il documento – frutto del lavoro paziente del premier canadese e presidente di turno del G7, Mark Carney – ribadisce l’impegno per la pace e la stabilità in Medio Oriente, riconosce il diritto di Israele a difendersi e sottolinea l'importanza della protezione dei civili. Inoltre, condanna esplicitamente l'Iran come "principale fonte di instabilità e terrore nella regione", affermando con chiarezza che "l’Iran non deve mai ottenere un’arma nucleare".

La versione finale del documento segna un cambio di passo rispetto alla prima bozza, includendo un passaggio cruciale:

"Sollecitiamo che la risoluzione della crisi iraniana porti a una più ampia de-escalation delle ostilità in Medio Oriente, compreso un cessate il fuoco a Gaza".

Viene inoltre garantito che il G7 resterà vigile rispetto alle implicazioni sul mercato energetico internazionale.

Cancellato l'incontro con Zelensky

Tra le conseguenze immediate della partenza anticipata di Trump, c’è stata la cancellazione del bilaterale con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, atteso al summit nelle ore successive. Questo episodio, sommato alle dichiarazioni del presidente statunitense sulla “riabilitazione” internazionale di Vladimir Putin, ha creato ulteriore tensione tra gli alleati.

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Donald Trump e Volodymyr Zelensky

Trump ha definito un "grosso errore" l'espulsione della Russia dal G8 nel 2014 dopo l'annessione della Crimea, attribuendone la responsabilità all'ex presidente Barack Obama e all'ex premier canadese Justin Trudeau: "Non credo che in questo momento ci sarebbe una guerra se la Russia fosse stata dentro".

Prima di lasciare il summit, Trump ha avuto un incontro anche con la premier Giorgia Meloni, che nei giorni precedenti aveva espresso sostegno all’iniziativa di un cessate il fuoco a Gaza.

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