UCRAINA

Raid russi su Kiev, almeno 15 morti

Trump: "Sanzioni alla Russia? Lo faccia prima l'Europa"

Raid russi su Kiev, almeno 15 morti
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Un nuovo attacco russo ha colpito duramente Kiev, causando morti e feriti tra i civili. Zelensky chiede una risposta immediata dall’Occidente, ma Trump frena.

Raid russi su Kiev, almeno 15 morti

La guerra in Ucraina segna una nuova drammatica escalation. Nella notte tra lunedì 16 e martedì 17 giugno 2025, le forze armate russe hanno colpito Kiev e Odessa con missili balistici e droni, causando almeno 15 morti e 75 feriti.

L’attacco, uno dei più gravi degli ultimi mesi secondo le autorità locali, ha colpito obiettivi civili in tutta la capitale, seminando distruzione e panico tra la popolazione.

Il risveglio di Kiev sotto il fuoco russo

Zelensky: "Questo è puro terrorismo"

A fornire il tragico bilancio è stato direttamente il presidente ucraino che ha parlato di “oltre 440 droni e 32 missili” lanciati nella notte, definendo l’offensiva russa “uno degli attacchi più terribili su Kiev”.

“Attacchi del genere sono puro terrorismo. Il mondo intero, gli Stati Uniti e l’Europa, devono finalmente reagire come una società civile risponde ai terroristi”, ha dichiarato Zelensky.

Tra i 75 feriti, almeno 30 persone sono ricoverate in condizioni gravi negli ospedali della capitale. Colpite anche strutture civili e infrastrutture energetiche, mentre i soccorritori continuano a scavare tra le macerie.

Il post del presidente dopo i raid:

Trump rifiuta le sanzioni a Mosca

Nel frattempo, il vertice del G7 in corso in Canada si ritrova a fare i conti anche con l’urgenza della situazione. Zelensky è atteso nelle prossime ore proprio in Canada per chiedere ai leader una risposta decisa. Ma non incontrerà Trump, che ha lasciato in anticipo l'incontro dei leader mondiali.

Ma la linea dura non è condivisa da tutti. Il presidente statunitense Donald Trump ha mostrato cautela, rispondendo con tono polemico alle richieste europee di imporre sanzioni a Mosca.

“L’Europa chiede agli Usa di aumentare le sanzioni? Lo facciano prima loro. Le sanzioni costano miliardi e miliardi di dollari”, ha dichiarato il tycoon.

La posizione di Macron e Starmer

Il presidente francese Emmanuel Macron ha ribadito, invece, che “è tempo di andare molto oltre con le sanzioni contro la Russia”, sottolineando la necessità di una pressione economica senza precedenti.

Una posizione condivisa dal premier britannico Keir Starmer che ha annunciato un pacchetto di nuove sanzioni contro la Russia e ha invitato gli alleati ad aumentare la pressione.

Putin disposto a riaprire i negoziati?

Trump continua nel frattempo a percorrere il cammino diplomatico. Recentemente, ha avuto un colloquio telefonico con Putin e ha reso noto che il leader del Cremlino si è detto disponibile a riaprire i negoziati con Kiev dopo il 22 giugno.

Una dichiarazione che ha sollevato reazioni contrastanti, alimentando i timori che Mosca stia semplicemente cercando di guadagnare tempo mentre intensifica gli attacchi sul terreno.

Il leader ucraino atteso al G7

Di fronte alla gravità degli attacchi e all’apparente esitazione dell’Occidente, Zelensky ha alzato i toni.

“Putin continua solo perché può permettersi di farlo. È sbagliato che i potenti del mondo chiudano un occhio. I terroristi devono sentire il dolore, non le persone innocenti e pacifiche”.

Il leader ucraino ha ribadito di essere in contatto con tutti i partner internazionali “a ogni livello possibile” per coordinare una risposta adeguata.

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