IN CANADA

Meloni alla vigilia del G7 vede Merz e Starmer e si prepara a incontrare Trump

I leader europei scettici su Putin mediatore tra Israele e Iran

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Alla vigilia dell’apertura ufficiale del vertice del G7 di Kananaskis, Canada, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha partecipato a un lungo e informale incontro con alcuni tra i principali leader europei: Friedrich Merz e Keir Starmer. La riunione, avvenuta nella serata canadese (notte in Italia) nel lodge che ospita le delegazioni, ha rappresentato il primo momento di confronto in vista del summit. Presenti anche il primo ministro canadese Mark Carney, padrone di casa dell'edizione 2025.

Centrale il conflitto tra Israele e Iran

Il colloquio è stato l’occasione per cercare una linea comune europea sul conflitto tra Israele e Iran, che si impone come tema centrale di questo G7. L’obiettivo dichiarato è quello di favorire una de-escalation della crisi mediorientale, attraverso un coordinamento tra le capitali europee prima di estendere il dialogo agli Stati Uniti.

Vladimir Putin

Tuttavia, a scompaginare l’equilibrio europeo è intervenuto proprio Donald Trump. Alla vigilia del vertice, il presidente statunitense ha sorpreso i partner proponendo un ruolo di mediazione per Vladimir Putin nella crisi tra Teheran e Tel Aviv. Un’ipotesi che ha suscitato scetticismo e irritazione tra i leader europei, Macron in primis, che ha espresso pubblicamente la propria contrarietà.

Secondo Parigi e Berlino, infatti, non è credibile affidare un ruolo di pacificatore a chi ha invaso e bombardato l’Ucraina. Una posizione condivisa anche da Meloni e Starmer, che vedono nella diplomazia multilaterale la via da percorrere per allentare la tensione in Medio Oriente.

Incontri bilaterali e linea italiana

Giorgia Meloni, arrivata a Kananaskis sabato 14 giugno, ha già avuto due importanti bilaterali: con il cancelliere tedesco Friedrich Merz e con il neo-premier britannico Keir Starmer. Con Merz si è riaffermata la volontà di rafforzare la cooperazione italo-tedesca, in particolare con un nuovo vertice intergovernativo previsto a Roma nel 2026, oltre alla convergenza su migranti, competitività e crisi internazionali. Con Starmer, Meloni ha sottolineato la solidità della collaborazione bilaterale, sia nel contrasto alla migrazione irregolare che in ambiti strategici come la difesa, attraverso il programma Global Combat Air Programme (Gcap).

"Nel corso del Vertice G7 di Kananaskis, ho incontrato il Cancelliere della Repubblica Federale di Germania, Friedrich Merz. Durante il colloquio abbiamo confermato la comune volontà di riunire a Roma, a inizio 2026, una nuova edizione del Vertice intergovernativo tra Italia e Germania e di mantenere uno stretto coordinamento su importanti temi dell’agenda UE, come il contrasto all’immigrazione irregolare e la competitività. Abbiamo inoltre avuto uno scambio di vedute sui più recenti sviluppi in Medio Oriente e sul conflitto in Ucraina", ha scritto Meloni su X.

La premier ha inoltre avuto contatti telefonici con l’Emiro del Qatar, Tamim bin Hamad Al Thani, e con il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa, a conferma dell’intensa attività diplomatica italiana in vista dei lavori ufficiali. Per quanto riguarda l’approccio dell’Italia alla crisi tra Israele e Iran, la posizione di Palazzo Chigi resta chiara: puntare sulla de-escalation, sostenere la diplomazia e incoraggiare il dialogo.

Il programma del G7

Il summit che si apre oggi, lunedì 16 giugno, segna i 50 anni dalla nascita del G7, creato nel 1975 per affrontare congiuntamente le crisi economiche globali. L’agenda, predisposta dalla presidenza canadese, è ambiziosa ma rischia di essere travolta dalle urgenze geopolitiche. Nella prima giornata si discuterà in formato ristretto di economia globale, sicurezza delle comunità, energia e materiali critici. La cena di questa sera sarà invece dedicata ai dossier di politica estera: dal Medio Oriente all’Indo-Pacifico, passando per l’Ucraina.

Giorgia Meloni

Martedì 17 sarà la giornata dell’“outreach”, con due sessioni aperte ad attori esterni. La prima vedrà la partecipazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che punta a ottenere rassicurazioni da Trump sull’impegno americano per Kiev. La seconda sessione affronterà i temi dell’innovazione tecnologica e della sicurezza energetica. La premier Meloni dovrebbe incontrare Zelensky anche in un momento bilaterale.

Tra i temi non ufficialmente in agenda, ma che pesano sull’atmosfera del vertice, ci sono i dazi imposti dagli Stati Uniti sulle merci europee. La tregua tariffaria scade il 9 luglio e, senza un nuovo accordo, le tariffe potrebbero tornare al 50%. Nessun incontro diretto è previsto, al momento, tra Trump e Ursula von der Leyen, ma il dossier potrebbe emergere nei colloqui multilaterali.

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Donald Trump

Centrale sarà anche la questione migratoria. Su impulso italiano, è attesa una dichiarazione del G7 sul contrasto all’immigrazione illegale, nel solco tracciato lo scorso anno a Borgo Egnazia. Il documento confermerà il crescente allineamento del G7 su questo tema.

Tra i leader internazionali attesi a Kananaskis vi sono, oltre ai membri del G7, il presidente ucraino Zelensky, il segretario generale della NATO Mark Rutte, il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba e il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa. L’ultimo ad arrivare è stato Donald Trump, atterrato a Calgary nella primissima mattina di oggi. Al momento, non è previsto un bilaterale con Giorgia Meloni, ma i contatti tra i due leader sono dati per certi da fonti diplomatiche.