SCONTRO APERTO

Musk critica il Bilancio, rompe con Trump e invoca l'impeachment. "Elon è impazzito"

L'accusa pesantissima al tycoon: "Il suo nome nei file di Epstein". A rischio i contratti governativi, Tesla crolla in Borsa

Musk critica il Bilancio, rompe con Trump e invoca l'impeachment. "Elon è impazzito"
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È finito l'amore e come capita in molte coppie, sono volati gli stracci. Un po' ce lo aspettavamo, il sodalizio tra Donald Trump ed Elon Musk ci era sembrato quantomeno bizzarro fin dall'inizio.

Si erano tanto amati, ma ora è tutto finito. Quattro mesi dopo il ritorno del Tycoon alla Casa Bianca, tra i due ex è guerra aperta

Musk rompe con Trump

La rottura era già nell'aria e ha assunto toni plateali e teatrali, perfettamente degni dei personaggi in questione. Al centro della miccia, un disegno di legge proposto dal presidente relativo a tagli e spesa, definito da Musk un "disgustoso abominio".

Il patron di Tesla ha criticato aspramente la proposta, che prevede tagli alle tasse per le fasce di reddito più alte e ingenti investimenti per il settore militare e per il controllo delle frontiere, solo in parte bilanciati da risparmi.

Una legge destinata a impattare pesantemente sul bilancio pubblico degli Stati Uniti e mettere in difficoltà il lavoro di Musk come capo del Dipartimento per l'Efficienza del Governo (DOGE). Secondo Trump, il problema principale, la causa della rabbia dell'ex amico, sono i tagli all'elettrico.

Il presidente: "Elon è impazzito"

Le prime critiche di Musk erano state inizialmente interpretate come un generico segnale di presa di distanza tra l'imprenditore e il Partito Repubblicano, ma nella serata di giovedì 5 giugno la situazione è precipitata.

"Gli ho chiesto di andarsene ed è semplicemente impazzito", ha dichiarato il presidente Trump che ha riferito di minacce da parte del magnate che ha paventato l'ipotesi dello stop a tutti i contratti governativi con le sue aziende, in particolare SpaceX e Tesla.

Musk critica il Bilancio, rompe con Trump e invoca l'impeachment. "Elon è impazzito"
Trump e Musk

Lo scorso anno, le imprese di Musk si erano assicurate quasi 3 miliardi di dollari in contratti con 17 agenzie federali, la perdita di quegli accordi rappresenterebbe un danno economico enorme. Per questo, il valore delle azioni di Tesla è crollato in borsa, perdendo in alcuni momenti fino al 16%.

Il feroce botta e risposta: "Trump è negli Epstein files"

Nessuna separazione amichevole, Trump ha dato a Musk dell'ingrato. Contestualmente, il ricco imprenditore ha iniziato a ripostare vecchi tweet in cui il presidente contestava categoricamente proposte di legge che prevedevano un aumento della spesa o del debito pubblico, cercando di mostrare la sua incoerenza.

Una escalation sempre più violenta con continui commenti acidi e risposte al vetriolo. In conclusione, il colpo più duro.

"Trump è negli Epstein files", ha dichiarato Musk rispondendo a un utente sui social.

Un'accusa gravissima. Il presidente farebbe parte dei documenti giudiziari, delle agende e dei contatti telefonici del finanziere Jeffrey Epstein, morto suicida in carcere nel 2019 mentre era detenuto per sfruttamento sessuale e traffico di minorenni.

Ora Mr Tesla vuole fondare un partito

La possibilità che il nome di Trump compaia in quei documenti potrebbe creare conseguenze molto serie. A coronare la serie di attacchi, Musk ha condiviso un commento che suggeriva l'impeachment per Trump e la sua sostituzione con JD Vance.

Il magnate ha lanciato anche un sondaggio su X, chiedendo ai suoi milioni di follower se non fosse giunto il momento di fondare un nuovo partito, sostenendo che senza il suo contributo di milioni di dollari, i repubblicani avrebbero perso le elezioni presidenziali e la maggioranza al Senato.

Da cosa nasce lo scontro

Dietro lo scontro, si celano differenze ideologiche e interessi economici inconciliabili. Se Musk, con le sue posizioni liberiste, mirava a smantellare la burocrazia federale – un obiettivo che ha definito una "battaglia impossibile" in un'intervista con il Washington Post. L'opportunista Trump, non ha invece mai voluto toccare sanità e pensioni, temi cari alla sua base operaia.

L'intesa tra i due, al netto di una fase finale della campagna elettorale condotta all'unisono e dei primi mesi di amore, era destinata a fallire. Troppo forti le differenze, soprattutto a livello economico: il protezionismo di Trump mal si sposa con gli affari globali di Musk.

Per non parlare dei tagli agli sgravi fiscali per l'acquisto di auto elettriche, misura contenuta nel disegno di legge contestato, che colpisce direttamente gli affari di Tesla. E pensare che soltanto pochi mesi fa, il presidente si era fatto regalare una Tesla dall'amico e ci si era fatto immortalare sopra dai giornalisti per pubblicizzare l'azienda che era già in calo.

Trump e Musk con una Tesla davanti alla Casa Bianca

Guai in vista per i repubblicani

Il loro sposalizio era stato incredibile, ma la rottura di ieri lo è altrettanto, scatenando da una parte l'idea di un nuovo partito guidato dall'imprenditore di Tesla e dall'altra la reazione furibonda di Trump che ha già iniziato ad attaccare Musk definendolo un immigrato illegale e un drogato.

Che cosa sarebbe successo se Musk avesse sostenuto i democratici non ci è dato saperlo, ma con l'ombra di Epstein che si allunga su Mr President si prospettano nuovi guai per i repubblicani.

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