Imprese e Tassi Interesse

La BCE taglia i tassi di 25 punti base: benefici per imprese e famiglie che hanno un mutuo

L'inflazione cala più del previsto e arriva a quota 2%. Parla Silviano Di Pinto, esperto in “Analisi di Bilancio, Pianificazione Finanziaria e strumenti di garanzia per le imprese”

La BCE taglia i tassi di 25 punti base: benefici per imprese e famiglie che hanno un mutuo
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Ottavo taglio consecutivo del costo del denaro: La Bce taglia il costo del denaro al 2%. La Banca centrale europea ha ridotto di 25 punti base (lo 0,25) il costo del denaro dell’area euro che si colloca ora al 2%. Si tratta dell’ottavo taglio dei tassi nel giro di un anno, fino al 12 giugno scorso il valore era del 4%

I nuovi tassi BCE e i dati macroeconomici

La Banca centrale europea ha ridotto il costo ufficiale del credito di 0,25 punti percentuali. Il tasso sui depositi scende così al 2%, quello sui rifinanziamenti principali al 2,15%, quello sui prestiti marginali al 2,40%.  Soprattutto, la Bce ha pubblicato nuove proiezioni macroeconomiche trimestrali che segnalano come la fase di contrasto all’elevata inflazione potrebbe essere giunta alla fine.

"La maggior parte delle misure dell’inflazione di fondo indica che l’inflazione si assesterà, in modo duraturo, intorno all’obiettivo del 2% a medio termine", spiega il comunicato pubblicato subito dopo la decisione: esattamente quanto l’istituto di Francoforte si era imposto.

La decisione della BCE è stata presa sulla base degli ultimi aggiornamenti dei dati macroeconomici, in particolare l’andamento dell’inflazione considerato soddisfacente. L’indice dei prezzi al consumo è previsto in media al 2,0% nel 2025, all’1,6% nel 2026 e al 2,0% nel 2027. C’è una revisione al ribasso rispetto ai dati di marzo di 0,3 punti percentuali sia sul 2025 sia sul 2026, dovuto ai prezzi più favorevoli dell’energia e all’euro più forte.

Per quanto riguarda la crescita, invece, dopo un primo trimestre più solido del previsto sono più deboli le prospettive per il resto dell’anno. La crescita media del PIL reale è stimata allo 0,9% nel 2025, all’1,1% nel 2026 e all’1,3% nel 2027. L’incertezza sulle politiche commerciali peserà sugli investimenti delle imprese e sulle esportazioni, soprattutto nel breve termine, l’aumento degli investimenti pubblici in difesa e infrastrutture sosterrà sempre più la crescita nel medio termine.

Dal nuovo taglio arrivano benefici per chi ha un mutuo a tasso variabile o per chi debba accenderne uno nuovo, indipendentemente dalla tipologia. In generale, qualsiasi tipo di finanziamento diventa un poco meno costoso. L’Euribor, l’indicatore su cui vengono parametrate le rate è ora sotto al 2%, a fronte del 3,97% del novembre 2023. La discesa del tasso Bce è stata di 250 punti base, dal 4,5% di settembre 2023 al 2% di oggi.

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