La classifica dei Governatori più amati d'Italia nel 2025: conferme e volti nuovi
Fra i primi cinque favoriti ci sono tre presidenti ormai giunti al loro secondo mandato (Zaia, Fedriga e De Luca), e dunque tecnicamente non più ricandidabili

Chi è il governatore più amato d’Italia? Secondo l’ultima rilevazione dell’istituto demoscopico Swg (qui quella del 2024), tra marzo e maggio 2025, è ancora Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, a guidare la classifica del gradimento dei cittadini nei confronti dei propri presidenti di Regione.

Con un consenso elevatissimo, il 70% degli intervistati ha risposto di ritenere il suo operato “molto” o “abbastanza” efficace. Zaia, esponente della Lega, si conferma così, anche nel 2025, il più apprezzato tra i governatori italiani, mantenendo il primato già raggiunto nel 2024.
A seguirlo, con un solido 64%, è un altro leghista: Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli-Venezia Giulia, anch’egli al secondo mandato e costantemente tra i più stimati amministratori regionali. Entrambi, però, a legislazione vigente, non potranno ricandidarsi al termine di questo mandato, avendo già svolto due mandati consecutivi.

A sorprendere è il terzo posto, occupato da Stefania Proietti, neogovernatrice dell’Umbria, esponente del centrosinistra e primo volto femminile di questa classifica. Proietti raccoglie un buon 53% di gradimento, posizionandosi come la prima tra i nuovi eletti e mostrando un segnale forte di fiducia da parte della popolazione umbra.

La classifica SWG dei governatori 2025
- Luca Zaia, Lega, Veneto: 70% (=)
- Massimiliano Fedriga, Lega, Friuli-Venezia Giulia: 64% (=)
- Stefania Proietti, Centrosinistra, Umbria: 53% (N)
- Roberto Occhiuto, Forza Italia, Calabria: 52% (+7)
Vincenzo De Luca, Pd, Campania: 52% (-4) - Eugenio Giani, Pd, Toscana: 47% (+6)
- Michele de Pascale, Pd, Emilia-Romagna: 45% (N)
- Alberto Cirio, Forza Italia, Piemonte: 42% (-3)
- Vito Bardi, Forza Italia, Basilicata: 39% (-4)
Marco Bucci, Centrodestra, Liguria: 39% (N) - Alessandra Todde, M5S, Sardegna: 37% (N)
Francesco Acquaroli, Forza Italia, Marche: 37% (+1) - Attilio Fontana, Lega, Lombardia: 35% (-3)
Michele Emiliano, Pd, Puglia: 35% (-4)
Marco Marsilio, Fratelli d’Italia, Abruzzo: 35% (N) - Francesco Rocca, Fratelli d’Italia, Lazio: 31% (+2)
- Renato Schifani, Forza Italia, Sicilia: 25% (-2)
La classifica non conta due regioni montane a Statuto speciale, la Valle d'Aosta e il Trentino Alto-Adige (il cui Consiglio regionale sui generis non è come tutti gli altri), e anche il Molise (non perché non esista, scherzi a parte probabilmente per difficoltà di reperimento dati).
La top 5 dei più apprezzati
Quarto in graduatoria è Roberto Occhiuto, presidente della Calabria e membro di Forza Italia. Il suo 52% di gradimento, oltre a essere in linea con i primi della lista, mostra una crescita significativa: ben sei punti percentuali in più rispetto al 2024.

Stesso punteggio per Vincenzo De Luca, presidente Pd della Campania, anch’egli fermo al 52%. Tuttavia, nel suo caso si registra un calo di 4 punti, un segnale di lieve erosione del consenso.

Da notare come fra i primi cinque ci siano tre presidenti ormai giunti al loro secondo mandato (Zaia, Fedriga e De Luca), e dunque tecnicamente non più ricandidabili alle prossime regionali, secondo le norme attuali.
La parte centrale della classifica
Al sesto posto troviamo Eugenio Giani, presidente democratico della Toscana, che risale la classifica con un buon 47%, in crescita di sei punti rispetto allo scorso anno.

Segue Michele de Pascale, nuovo governatore Pd dell’Emilia-Romagna, che debutta al settimo posto con un 45% di apprezzamento. Subito dietro c’è Alberto Cirio, presidente forzista del Piemonte, al 42%, ma in discesa di tre punti percentuali.

Con un consenso pari al 39%, si trovano Vito Bardi (Forza Italia, Basilicata), in calo di quattro punti, e Marco Bucci, presidente del centrodestra in Liguria, stabile sullo stesso livello.
Gli ultimi in classifica
Più in basso ancora troviamo Alessandra Todde (M5S, Sardegna) e Francesco Acquaroli (FdI, Marche), entrambi al 37%, con quest’ultimo in leggera crescita di un punto rispetto all’anno precedente.
Attilio Fontana, presidente leghista della Lombardia, si attesta su un 35%, in calo di tre punti, raggiunto anche da Michele Emiliano (Pd, Puglia), che perde quattro punti rispetto al 2024.

Stabili al 35% anche Marco Marsilio, presidente di Fratelli d’Italia in Abruzzo, mentre in penultima posizione troviamo Francesco Rocca, governatore FdI del Lazio, che sale leggermente al 31% (+2%).
Chiude la classifica Renato Schifani, presidente forzista della Sicilia, con un deludente 25% di gradimento, in ulteriore calo di due punti rispetto all’anno precedente.
Una fotografia del Paese
Questa fotografia del gradimento dei presidenti di Regione, scattata da Swg, evidenzia un’Italia politicamente variegata, con punte di eccellenza e zone di forte criticità. Se da un lato i cittadini del Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Umbria esprimono un alto livello di fiducia nei propri rappresentanti, in regioni come Sicilia, Lazio e Abruzzo la fiducia appare più fragile.
Penso che candidarsi Zaia in Lombardia, Fedriga nel Veneto . Penso di possa . E il gioco è fatto . Non ci si può candidare nella stessa regione, ma essendo bravi ...