66 università italiane nel ranking 2025, ma la migliore al mondo resta Harvard
La classifica del Center for World University Rankings fotografa un’Italia accademica in affanno: tra 21.000 atenei mondiali, 66 università italiane entrano nella top 2000, ma l’80% perde terreno. La Sapienza resta la prima in Italia, ma retrocede

La nuova classifica Global 2000 pubblicata dal Center for World University Rankings (CWUR) per il 2025 include 66 università italiane tra le migliori al mondo, su oltre 21.000 istituti analizzati. Ma il dato più rilevante è un altro: oltre l’80% di queste università ha perso posizioni rispetto all’anno precedente.
Solo 10 atenei italiani hanno migliorato il proprio piazzamento, 3 lo hanno mantenuto stabile, mentre ben 53 sono retrocesse. Un trend preoccupante, soprattutto se si guarda alla competizione internazionale.

Il punto debole? La performance nella ricerca, che rappresenta il 40% del punteggio totale della classifica. Secondo CWUR, questo declino è legato a uno scarso sostegno finanziario da parte dello Stato, che rende difficile per le università italiane competere con istituzioni estere meglio finanziate.
Le migliori università del mondo: dominio USA, reggono UK e Asia
Anche nel 2025, al vertice assoluto della classifica globale c’è Harvard, che mantiene la prima posizione per il quattordicesimo anno consecutivo. La seguono altri due colossi statunitensi: MIT e Stanford.
Le università Cambridge e Oxford, nel Regno Unito, occupano rispettivamente la quarta e quinta posizione, rimanendo gli istituti pubblici con il punteggio più alto al mondo.

Le prime 10 università al mondo:
- Harvard University (Stati Uniti)
- Massachusetts Institute of Technology – MIT (Stati Uniti)
- Stanford University (Stati Uniti)
- University of Cambridge (Regno Unito)
- University of Oxford (Regno Unito)
- Princeton University (Stati Uniti)
- University of Pennsylvania (Stati Uniti)
- Columbia University (Stati Uniti)
- Yale University (Stati Uniti)
- University of Chicago (Stati Uniti)
Le 66 università italiane in classifica: chi sale e chi scende
La Sapienza di Roma si conferma la prima università italiana, ma perde una posizione, scivolando al 125° posto mondiale. Seguono Padova (178°, -5) e Milano Statale (191°, -5). Nella top 10 italiana entrano anche Bologna, Torino, Napoli Federico II, Firenze, Genova, Pisa e Pavia.

Il presidente del CWUR, Nadim Mahassen, ha commentato con preoccupazione:
“L’Italia è ben rappresentata, ma il declino è evidente. Senza finanziamenti più consistenti e una strategia a lungo termine, rischia di rimanere indietro nel panorama accademico globale.”

Le 66 università italiane presenti nella classifica Global 2000 del CWUR 2025:
125° – Università La Sapienza di Roma
178° – Università di Padova
191° – Università degli Studi di Milano
204° – Università di Bologna
242° – Università di Torino
243° – Università di Napoli Federico II
274° – Università di Firenze
286° – Università di Genova
288° – Università di Pisa
327° – Università di Pavia
336° – Politecnico di Milano
347° – Università di Milano-Bicocca
374° – Università di Roma Tor Vergata
401° – Università di Parma
410° – Università Cattolica del Sacro Cuore
419° – Università Vita-Salute San Raffaele
434° – Università di Perugia
446° – Università di Bari
480° – Università di Trento
511° – Università di Trieste
524° – Università di Catania
531° – Università di Ferrara
546° – Università di Verona
547° – Università di Siena
560° – Università di Modena e Reggio Emilia
602° – Università Bocconi
608° – Scuola Normale Superiore di Pisa
610° – Politecnico di Torino
611° – Università di Palermo
612° – Università di Brescia
634° – Università di Salerno
648° – Università di Cagliari
659° – Università della Campania Luigi Vanvitelli
700° – Università di Udine
716° – Università del Piemonte Orientale
737° – Università Roma Tre
779° – Università della Calabria
805° – Università di Messina
807° – Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA)
830° – Università Politecnica delle Marche
872° – Università del Salento
898° – Università dell’Insubria
906° – Università dell’Aquila
942° – Politecnico di Bari
949° – Università della Basilicata
968° – Università Gabriele d’Annunzio
997° – Università di Sassari
1073° – Università Humanitas
1089° – Università di Napoli Parthenope
1138° – Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri
1184° – Scuola Superiore Sant’Anna
1185° – Gran Sasso Science Institute
1191° – Università di Urbino
1283° – Università Ca’ Foscari di Venezia
1306° – Università Magna Graecia di Catanzaro
1314° – Università Campus Bio-Medico
1340° – Università di Foggia
1341° – Università della Tuscia
1373° – Università di Camerino
1564° – Libera Università di Bolzano
1596° – Università del Sannio
1765° – Università Guglielmo Marconi
1771° – Istituto Universitario Europeo
1782° – Università di Cassino e del Lazio Meridionale
1864° – Università del Molise
1916° – Università di Bergamo
La Cina avanza: più università, più in alto
Il paese che mostra il miglior trend di crescita è senza dubbio la Cina. Il 98% delle università cinesi ha migliorato la propria posizione rispetto all’anno precedente. La Tsinghua University si piazza al 37° posto, e tutte le nove università della C9 League – l’equivalente cinese della Ivy League – registrano miglioramenti.
In totale, la Cina ha ora 346 università nella classifica Global 2000, contro le 324 dell’anno scorso, diventando il paese più rappresentato.
L’Europa regge, ma con fatica
Con 621 università presenti nella top 2000, l’Europa mantiene una forte presenza, ma fatica a tenere il passo nella competizione globale. Solo Cambridge e Oxford restano nella top 5, mentre il resto del continente è costretto a inseguire.
Le migliori 10 università europee nella classifica CWUR 2025:
- University of Cambridge (Regno Unito, 4ª)
- University of Oxford (Regno Unito, 5ª)
- PSL University (Francia, 19ª)
- University College London – UCL (Regno Unito, 20ª)
- Imperial College London (Regno Unito, 28ª)
- Université Paris Cité (Francia, 29ª)
- ETH Zurich (Svizzera, 32ª)
- Université Paris-Saclay (Francia, 34ª)
- Institut Polytechnique de Paris (Francia, 35ª)
- University of Copenhagen (Danimarca, 38ª)
La Global 2000 del CWUR si basa sull’analisi di 74 milioni di dati, con un modello di valutazione che include quattro aree fondamentali: Qualità dell’istruzione (25%); Occupabilità dei laureati (25%); Qualità del corpo docente (10%); Produzione e impatto della ricerca (40%).
Per l’edizione 2025, sono state esaminate 21.462 università nel mondo, ma solo le prime 2000 sono state inserite nella classifica pubblica.