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Ponte 2 giugno 2025: in viaggio quasi 15 milioni di italiani

La Festa della Repubblica si rivela un forte motore economico per il comparto turistico

Ponte 2 giugno 2025: in viaggio quasi 15 milioni di italiani
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Ponte 2 giugno 2025: in viaggio quasi 15 milioni di italiani. La Festa della Repubblica si rivela un forte motore economico per il comparto turistico: per il ponte del 2 giugno, infatti, saranno ben 14,9 milioni gli italiani che si metteranno in viaggio, la maggior parte dei quali (92,4%) collocherà in cima alla lista delle destinazioni preferite proprio il Belpaese. Gli italiani sembrano aver risposto all’insostenibile leggerezza (e godibilità) del viaggio breve: grazie alla collocazione della festività nella giornata di lunedì, è stato possibile programmare una pausa di relax che va a rappresentare un assaggio per la prossima stagione estiva.

Ponte 2 giugno 2025: la situazione

Secondo l’indagine realizzata da Tecnè per Federalberghi, la spesa media per ciascun viaggiatore in movimento per la Festa della Repubblica sarà di 470 euro, producendo un giro di affari di 7 miliardi di euro. Il picco delle partenze è previsto per il venerdì 30 maggio, con 8,7 milioni di italiani pronti a dare inizio alla vacanza programmata. Fatto salvo il 7,6% degli italiani che opterà per mete estere, coloro che resteranno in Italia prediligeranno il mare. La sequenza delle preferenze sarà poi quella consueta: dopo il mare, seguiranno a ruota le città d’arte, la montagna, i laghi e le località termali.

Attività e partenze

Durante questi giorni, le attività principali consisteranno in passeggiate (68,9%), partecipazione ad eventi enogastronomici (36,9%), escursioni e gite (35,8%), visita a musei o mostre (22,3%) e assistere a spettacoli musicali (21,2%). Le partenze sono concentrate su venerdì 30 maggio (60,3%) e sabato 31 (34,3%). 3 vacanzieri su 4 utilizzeranno la propria macchina per recarsi presso il luogo della vacanza. Il 18,1% viaggerà in aereo e il 4,4% in treno. Tra gli individui intervistati che non andranno in vacanza, il 35,6% ha rivelato di non partire per motivi economici e il 21,9% per motivi familiari.