La scoperta in Veneto

Farmaco contro il tumore alla prostata possibile cura contro il Covid-19

Si è notato che coloro che stavano seguendo una cura a base di anti-androgeni non erano stati contagiati. 

Farmaco contro il tumore alla prostata possibile cura contro il Covid-19
Pubblicato:
Aggiornato:

La scoperta arriva dal Veneto, e deriva dall'individuazione di un'anomalia. Insomma, s'è scoperto che stranamente, di tutti i pazienti oncologici in cura per tumore alla prostata e sottoposti a uno specifico trattamento, nessuno ha contratto il Covid-19. Un campanello d'allarme che ha fatto sobbalzare i ricercatori dell'Università di Padova: la speranza è quella di trovare una nuova ed efficace terapia contro l'infezione da coronavirus.

Possibile cura contro il Covid-19

La ricerca sarà pubblicata a breve sul New England Journal of Medicine ed è frutto della collaborazione tra la Fondazione Onlus – Istituto Veneto di Medicina Molecolare, dell’Università di Padova e della Regione Veneto. Secondo questo studio, sembrerebbe che i meccanismi che portano alla progressione del carcinoma alla prostata siano gli stessi che permettono al Corona virus di infettare le cellule, attaccandosi a uno specifico enzima (il TMPRSS2).

Un meccanismo, chiamato proteasi, che viene combattuto nei pazienti oncologici con la somministrazione di ormoni anti-androgeni che bloccano la produzione di testosterone. Si è notato che coloro che stavano seguendo una cura a base di anti-androgeni non erano stati contagiati. 

Farmaco contro il tumore alla prostata

"Abbiamo visto che su 130 pazienti con tumore alla prostata colpiti da Covid-19, nessuno seguiva questa terapia. Mentre fra le persone trattate con anti-androgeni nessuna è risultata positiva. Il farmaco in questione inibisce lo stesso enzima che potrebbe inibire anche il virus".

Così il professor Francesco Pagano, presidente della Fondazione Vimm, che fa parte delgruppo di ricerca guidato dal professor Andrea Alimonti, ordinario di farmacologia (Dipartimento di Medicina), e che comprende anche  le ricercatrici Monica Montopoli e Sara Richter, virologa e microbiologa del Dipartimento di Medicina Molecolare.

Da Prima Venezia

Seguici sui nostri canali