Israele senza freni: ora è pronto ad attaccare anche le centrali iraniane
Dall'alba di stamattina già 24 morti nella Striscia. Salgono a 17 i Paesi europei disposti a cambiare il loro atteggiamento politico nei confronti di Tel Aviv
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Secondo fonti dell’intelligence americana citate dalla CNN, Israele sarebbe pronto a colpire direttamente le centrali nucleari iraniane. Continuano, nel frattempo, ad aumentare drammaticamente le vittime del fuoco israeliano a Gaza.
Raid di Israele sulle centrali iraniane
I raid alle centrali nucleari iraniane sono stati definiti imminenti dalle fonti Usa e rappresenterebbero una rottura clamorosa con la linea di Washington. L’amministrazione Trump è infatti impegnata in una ripresa del dialogo con Teheran.
Una centrale nucleare iraniana
Fonti vicine al governo statunitense riferiscono che ancora non è chiaro se il via libera all’attacco sia stato ufficialmente dato, ma il malcontento del premier israeliano Netanyahu nei confronti della strategia negoziale americana con l’Iran è evidente da tempo.
La possibilità di un attacco preventivo alle infrastrutture nucleari iraniane solleva interrogativi sulla sicurezza globale e pone l’intera comunità internazionale in uno stato di allerta.
87 palestinesi morti in un giorno
Nel frattempo, la situazione nella Striscia di Gaza si aggrava di ora in ora. Dall’alba di oggi, mercoledì 21 maggio 2025, gli attacchi dell’esercito israeliano (IDF) hanno causato la morte di almeno 24 persone.
Lo riferiscono fonti mediche locali ad Al Jazeera. Altri 19 palestinesi sono stati uccisi durante la notte in ulteriori raid, portando il bilancio delle ultime 24 ore ad almeno 87 morti e 290 feriti.
Il numero totale delle vittime palestinesi, dall’inizio del conflitto nell’ottobre 2023, ha raggiunto quota 53.573 morti e 121.688 feriti, secondo quanto riferito ieri dal ministero della Sanità di Gaza.
UE vuole rivedere l'accordo con Israele
Numeri che parlano di una vera e propria tragedia umanitaria in un territorio dove le infrastrutture civili sono al collasso e anche se gli aiuti umanitari da parte di Israele sono ricominciati, restano sempre troppo pochi.
La crisi umanitaria a Gaza sta creando nel frattempo sempre più indignazione. Sono 17 gli Stati membri dell’Unione Europea che hanno espresso il loro appoggio alla revisione dell’accordo di associazione con Israele.
Il motivo? Il mancato adempimento all’articolo 2 che sancisce l’impegno reciproco al rispetto dei diritti umani e dei principi democratici.
Per Italia e Germania è un no
A guidare l’iniziativa i Paesi Bassi con il supporto di Francia, Spagna, Irlanda, Belgio, Svezia e altri. La proposta mira a una valutazione approfondita del comportamento di Israele.
“La situazione è catastrofica. Gli aiuti devono arrivare subito senza ostruzioni. La pressione è necessaria per cambiare la situazione”, ha dichiarato l'Alto rappresentante per la Politica Estera dell'Ue, Kaja Kallas.
Kaja Kallas
Tuttavia, l’unità europea resta fragile. Italia e Germania, insieme ad altri otto Paesi, si sarebbero opposti alla revisione dell'accordo.
Le critiche delle opposizioni
Per questa decisione, arrivano già le prime critiche da parte dell'opposizione al governo Meloni. Il leader di Sinistra Italiana e di Alleanza Verdi e Sinistra Nicola Fratoianni ha accusato la premier su X di essere complice dì Netanyahu.
Il post condiviso dal politico:
17 Paesi #Ue chiedono di ridiscutere il trattato di Associazione con #Israele. L’Italia ha votato contro.
Il #GovernoMeloni complice dì Netanyahu così facendo copre d’infamia il nostro Paese.#Gaza#Avs
Anche l’ipotesi di imporre sanzioni ai coloni israeliani violenti è stata bloccata, questa volta sembra che la colpa dell’Ungheria che non ha dato il via libera.
Tajani: "Civili colpiti dalla guerra in Italia"
In rappresentanza del Governo, il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha precisato che l'Italia continua ad aiutare i civili palestinesi. Inoltre, ha dichiarato di aver chiesto nuovamente a Israele di fermare le operazioni militari.
Le parole del leader di Forza Italia in un post:
Il Governo italiano continua a seguire i civili colpiti dalla guerra. Un nuovo gruppo di 52 cittadini palestinesi di #Gaza è stato trasferito in Giordania. Sono parenti dei palestinesi già arrivati in Italia con le precedenti evacuazioni sanitarie dalla Striscia.
Arriveranno…