dai contabili agli esperti digitali

Pubblica Amministrazione: oltre 400.000 nuove assunzioni e un futuro più digitale

Le nuove assunzioni coprono una vasta gamma di profili professionali

Pubblica Amministrazione: oltre 400.000 nuove assunzioni e un futuro più digitale
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Nel corso degli ultimi quindici mesi, tra gennaio 2024 e metà aprile 2025, la Pubblica Amministrazione italiana ha conosciuto una significativa fase di rinnovamento e rafforzamento dell’organico. Sulla piattaforma inPA sono state pubblicate procedure di selezione per oltre 406.000 nuove unità di personale, di cui 380.000 tramite concorsi pubblici, mentre le restanti posizioni sono state coperte attraverso avvisi per esperti, procedure di mobilità e concorsi Dfp-Formez.

A delineare questo scenario è la ricerca presentata in apertura del Forum PA 2025, l’evento organizzato da FPA, società del Gruppo Digital360, in programma al Palazzo dei Congressi di Roma fino al 21 maggio.

Una domanda trasversale: dai profili contabili agli esperti digitali

Le nuove assunzioni coprono una vasta gamma di profili professionali. In particolare, si segnalano:

  • 130.000 posti per figure amministrative e contabili
  • 8.894 ruoli per profili digitali
  • 17.774 posizioni tecniche
  • 2.306 esperti in ambito giuridico
  • 137.000 figure educative e formative

Questi numeri confermano l’ampiezza e la varietà delle competenze richieste dalla PA, impegnata a colmare gap strutturali e ad affrontare le sfide della modernizzazione.

Stabilità e crescita tra i motivi principali

L’indagine restituisce anche un ritratto aggiornato della percezione del lavoro pubblico in Italia. Il 76% dei dipendenti pubblici consiglierebbe a un familiare o amico di intraprendere una carriera nella PA. Le motivazioni si dividono equamente tra:

  • Opportunità di crescita professionale (38%)
  • Stabilità e sicurezza occupazionale (38%)

Inoltre, il 45% dei lavoratori percepisce un miglioramento della PA negli ultimi tre anni, specialmente sul fronte della digitalizzazione e della comunicazione istituzionale. Restano però criticità legate alla complessità normativa e alla necessità di rinnovare i processi interni.

Digitalizzazione e comunicazione: progressi visibili, ma non ovunque

Per il 38% del campione la digitalizzazione rappresenta il principale elemento di miglioramento della PA. Tuttavia, i giudizi sull’effettiva digitalizzazione sono spaccati:

  • Il 48% ritiene che il livello raggiunto sia “buono” o “ottimo”
  • Il 52% lo giudica solo “sufficiente” o “scarso”

Collaborazione in crescita e organizzazione meno “a silos”

Il lavoro di gruppo si sta diffondendo sempre più all’interno della PA:

  • Il 68% lavora in modalità mista (team + individuale)
  • Il 13% lavora prevalentemente in team
  • Il 19% opera per lo più da solo (spesso in funzioni tecniche)

Inoltre, il 42% di chi lavora in gruppo lo fa in team trasversali, coinvolgendo più enti e strutture: segno di un progressivo superamento delle logiche a silos a favore di una maggiore cooperazione orizzontale.

Il ruolo dell'AI

Grande fiducia viene riposta nell’impatto dell’intelligenza artificiale:

  • Il 79% ritiene che aumenti la produttività individuale
  • Il 46% ne apprezza l’effetto sulla creatività e l’innovazione
  • Il 45% rileva miglioramenti nella qualità del lavoro
  • Il 43% la considera professionalizzante, perché accresce le competenze

Ciononostante, il 26,5% evidenzia l’esigenza di aggiornare le competenze per sfruttarne appieno il potenziale. L’IA non viene dunque vista come una minaccia, ma come un’opportunità da gestire con formazione continua e visione strategica.

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